Marco Melandri Forever

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view post Posted: 8/7/2015, 20:12 [UFFICIALE] Marco e Aprilia si separano - News
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UFFICIALE - Marco e Aprilia risolvono il contratto

Marco twitta....

Vergani: "Melandri? Non gioca in porta"

Albesiano: "la testa è contenta, il cuore no"





UFFICIALE - Marco e Aprilia risolvono il contratto

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Comunicato ufficiale

Noale, 8 luglio 2015 - Aprilia Racing e Marco Melandri hanno raggiunto un accordo per la risoluzione consensuale del rapporto contrattuale che lega Marco Melandri ad Aprilia Racing.

Conseguentemente, Aprilia Racing cesserà di schierare Marco Melandri a partire dal Gran Premio di Germania del 12 luglio prossimo.

Aprilia Racing formula a Marco Melandri i migliori auguri per i futuri impegni agonistici.


aprilia.it

In English >>HERE<<



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Marco twitta...


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Riprendo in mano la mia vita!!
I took in my hand back my life!!


Marco on Twitter



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Vergani: "Melandri? Non gioca in porta"

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Le prime voci attendibili si erano sparse prima del Gran Premio del Mugello. Più che voci indiscrezioni che la trattativa per rescindere il contratto di Marco Melandri con Aprilia era iniziata. Una trattativa non facile visto che l'ingaggio percepito dal ravennate per il 2015 era compreso fra gli 850 ed il milione di Euro, mica bruscolini.

In camera caritatis ed a registratori spenti del resto Melandri onestamente lo ammetteva: "se non mi vogliono più a me sta bene, ma me lo devono dire loro ed onorare il contratto. A quello non rinuncio".


Chissà, a qualcosa magari avrà dovuto rinunciare, ma a poco conoscendo l'abilità del suo manager, Alberto Vergani.

"Ora il futuro di Marco è tutto da ricostruire - confessa il 'Verga', raggiunto telefonicamente - a questo punto, senza voler fare l'uccello del malaugurio per lui ci potrà essere solo qualche sostituzione. Qualche possibilità ce la siamo già persa per strada, per esempio quando si è fatto male Giugliano, se Marco fosse stato libero...ma così va la vita…".


Dunque, dal quel pare di capire Melandri non sarà immediatamente riciclato in Superbike dalla casa di Noale.

"Macché, anzi da quanto ne sappiamo noi l'Aprilia potrebbe addirittura fermarsi ufficialmente nel 2016. Del resto a fine 2014 ci avevano detto, per convincere Marco a passare in MotoGP, che in Superbike non avrebbero nemmeno corso".


E' vero, non è un mistero che Melandri non volesse fare il collaudatore della RS-GP.

"E' come chiedere ad un attaccante se vuole giocare in porta! Marco vuole fare i goal, vincere".


E si può aggiungere che non ha proprio il carattere migliore per assorbire le situazioni non ideali.

"Ma certo! Marco è uno caratteriale sotto questo punto di vista. Lui è un motore senza minimo: o è in coppia e va, oppure non riesce nemmeno a muoversi".


E ora?

"Come ho detto all'inizio, ci sono varie possibilità: Yamaha, oppure Ducati. Anche se non tutti in Ducati lo vogliono eh?"


gpone.com




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Albesiano: "la testa è contenta, il cuore no"

albesiano


“E’ stata una scelta condivisa. Abbiamo preso atto che questa decisione era la migliore ed entrambe le parti sono state d’accordo”. Romano Albesiano, responsabile Aprilia Racing, commenta laconicamente il divorzio da Marco Melandri. Inutile continuare a insistere in un rapporto che si trascinava, meglio dare un taglio netto e pensare al futuro. Anche perché il lavoro da fare è tanto e non solo per il 2015, fra poco più di 6 mesi ci saranno i test a Sepang e il tempo nelle corse è tiranno, in tutti i sensi.


Albesiano, sarà Michael Laverty a sostituire Melandri in Germania, lo impiegherete per tutto il resto della stagione?

“In un anno come questo sarebbe in un certo senso naturale continuare con un tester, ma non abbiamo ancora deciso. Vedremo come andrà Michael al Sachsenring e dopo la gara prenderemo una decisione”.


La stagione è solo a metà, ma bisogna anche guardare alla prossima.

“E infatti la progettazione della moto 2016 è in fase di conclusione. Però è anche iniziato per noi il mercato piloti, ci stiamo guardando intorno e vogliamo chiuderlo abbastanza in fretta”.


Non è difficile trovare un buon pilota considerate le attuali prestazioni della RS-GP?

“Al contrario, c’è molto interesse nei nostri confronti, anche da parte di nomi importanti. Da parte nostra c’è un programma di crescita ragionata”.


Meglio puntare sull’esperienza o su un giovane?

“Un pilota esperto lo abbiamo già, è Alvaro, pensiamo che affiancargli una promessa sia la scelta più equilibrata. Ma non chiedetemi di fare nomi”.


Qual è il bilancio di questa prima parte di campionato?

“Sono sincero, mi aspettavo qualcosa di più in termini di risultati, anche se non molto. Resta il fatto che qualche soddisfazione siamo riusciti a togliercela, come il 10° posto di Bautista a Barcellona. Inoltre Alvaro è riuscito a entrare spesso nella zona punti”.


Cosa avete imparato?

“Tantissime cose e da ogni punto di vista, per esempio abbiamo capito che dobbiamo crescere molto nella parte ciclistica. Diciamo che sono più contento con la testa che con il cuore. Stiamo crescendo molto tecnicamente ma vogliamo migliori risultati”.


Non sei pentito di avere fatto un anno di test prima di entrare in MotoGP, come la Suzuki?

“Dipende da quali sono i parametri. Se si voleva essere costantemente nei primi 10 allora quella era la scelta giusta, ma noi avevamo bisogno di accelerare la curva di apprendimento e allora abbiamo fatto bene a entrare subito”.


C’è chi vi accusa di non avere evoluto molto la RS-GP da inizio stagione. Cosa rispondi?

“Mi sembra scorretto affermarlo, abbiamo portato telai e forcelloni nuovi ed evoluzioni del motore, non credo siano poco”.


Arriverà altro da qui a fine stagione?

“Il test team sta lavorando e qualche componente di ciclistica e motore lo introdurremo, ma non sarà una rivoluzione. L’80% del nostro impegno ora è sulla moto 2016”.


Quando la vedremo e come sarà?

“Il programma è portarla in pista per delle prove private prima dei test in Malesia di febbraio. Per certi versi sarà un’evoluzione della moto attuale, in tutte le sue parti”.

Come ha fatto Ducati?

“La nostra situazione è molto diversa, loro potevano contare su anni di esperienza e dati in MotoGP. Il 2016 per noi sarà l’anno della nostra ‘Rivoluzione industriale’, sarà una MotoGP vera. Non ci sarà una parte in comune con la moto attuale, fatto salvo qualche componente della distribuzioni a valvole pneumatiche e del cambio seamless”.


Pensi di avere sottovalutato qualche aspetto in questo debutto in MotoGP?

“Non se sottovalutate sia la parola giusta, ma abbiamo sofferto molto per il carico di lavoro a cui il Reparto Corse è stato sottoposto. I nostri ragazzi hanno dovuto fare fronte a uno sforzo eccezionale che non può essere protratto. Abbiamo capito di quanto questa MotoGP necessiti in termini di numero di persone coinvolte”.


Significa che rafforzerete il Reparto Corse?

"Probabilmente sì”.


C’è invece un aspetto di cui sei particolarmente soddisfatto?

“Abbiamo fatto un ottimo lavoro sul motore e in particolar modo sulla trasmissione”.


Con il senno di poi, accetteresti di nuovo di entrare così precocemente in MotoGP?

“Sono un uomo d’azienda e faccio quello che mi si chiede. Come ho detto, ho imparato molto e certe cose si possono capire solo dal didentro”.


gpone.com
view post Posted: 28/5/2015, 19:02 GP Mugello - MotoGp
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Orari e programmazione TV

Melandri: "spero che il nuovo cambio seamless possa portare i vantaggi sperati"




Orari e programmazione TV

mugello



In diretta su Sky Sport MotoGP HD - Canale 208 e su Cielo - canale digitale 26


Venerdì 29/05


09.55 - Libere 1

14.05 - Libere 2MotoGP FP1 09:55 - 10:40



Sabato 30/05


09.55 - Libere 3

13.30 - Libere 4

14.10 - Qualifica 1
14.35 - Qualifica 2



Domenica 31/05


09.40 - Warm Up

14.00 - Gara



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Melandri: "spero che il nuovo cambio seamless possa portare i vantaggi sperati"

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Il nuovo cambio seamless debutta al Mugello sulle Aprilia RS-GP di Bautista e Melandri. Lo sviluppo continua anche su ciclistica e aerodinamica

Scarperia (Italia), 26 maggio 2015 - Aprilia Racing Team Gresini torna in pista per affrontare uno degli appuntamenti più classici della stagione, il Gran Premio d’Italia sul circuito del Mugello. Proprio in occasione del Gran Premio di casa la squadra italiana fa debuttare in gara il cambio seamless su entrambe le Aprilia RS-GP di Alvaro Bautista e Marco Melandri.

La nuova trasmissione a innesti continui, attiva anche in scalata, era stata provata con successo da Bautista nei test effettuati lo scorso 4 maggio sul circuito di Jerez; riscontri positivi che hanno spinto il Reparto Corse di Noale ad accelerare l’esordio di questa soluzione, che comunque non sarà l’unica novità tecnica a disposizione di Bautista e Melandri nel weekend del Mugello.


ROMANO ALBESIANO (Responsabile Aprilia Racing)

“Il Mugello, con tutte le suggestioni della gara di casa, rappresenta un'altra tappa in questa stagione di crescita per Aprilia. Un’occasione particolarmente importante, perché proprio sulla pista toscana faremo debuttare il nostro sistema di cambiata ‘seamless’, che sarà disponibile per entrambi i nostri piloti. La valutazione positiva fornita da Bautista nei test effettuati a Jerez subito dopo il Gran Premio di Spagna ci ha convinto ad accelerare lo sviluppo di questa soluzione e a portarla al più presto in gara. La nuova trasmissione, per quanto importante, non sarà comunque la sola novità in programma: abbiamo approntato diverse modifiche anche sul fronte dell’aerodinamica e della ciclistica, rispetto alla moto che ha iniziato la stagione. Tutto ciò si inserisce nel nostro percorso di crescita che speriamo di portare avanti con successo al Mugello”.


FAUSTO GRESINI (Team Manager)

“Il Gran Premio d’Italia rappresenta un appuntamento importante, non soltanto perché correremo davanti al pubblico di casa, ma anche perché porteremo in pista molte novità tecniche in diverse aree della moto. I tecnici Aprilia hanno compiuto un grande sforzo per approntare queste evoluzioni: una bella dimostrazione della grande voglia di fare che anima tutto il team e il reparto corse. Ci aspetta un fine settimana di duro lavoro, ma confidiamo che presto questi sforzi verranno premiati con dei bei risultati”.


ALVARO BAUTISTA

“Al Mugello porteremo in pista molte novità tecniche, a partire dal cambio seamless che ho già provato a Jerez ottenendo buoni riscontri, per cui arrivo a questo appuntamento molto motivato. Avremo inoltre a disposizione altri aggiornamenti in diverse aree della moto, per cui sono convinto che potremo fare un bel passo in avanti. Ci aspetta un weekend più impegnativo del solito perché avremo tante cose da provare e poco tempo per farlo, ma siamo pronti a lavorare sodo. Se riusciremo a raggiungere un buon set-up su una pista difficile come quella del Mugello penso che ciò potrà tornarci utile anche nei Gran Premi successivi, quindi sono ansioso di scendere in pista per iniziare a verificare la bontà delle evoluzioni tecniche. Il nostro obiettivo principale rimane come sempre sviluppare la moto, anche se non nascondo che sarebbe bello ottenere un buon risultato in quello che per Aprilia è il Gran Premio di casa”.


MARCO MELANDRI

“L’appuntamento del Mugello è molto sentito da tutti gli italiani, per cui si cerca sempre di ottenere qualcosa in più. Per noi sarà un’altra gara di apprendistato, anche se spero che il nuovo cambio seamless possa portare i vantaggi sperati e di conseguenza consentirci di compiere un passo in avanti. Spero possa rappresentare un nuovo punto di partenza per continuare a crescere, insieme a modifiche alla ciclistica che possano aiutarmi a raggiungere un maggior feeling con la moto”.


bearacer.com

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view post Posted: 17/5/2015, 19:20 GP Le Mans - MotoGp
Gara

Lorenzo-Rossi è doppietta Yamaha

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Quanto può essere importante la testa, la motivazione, la concentrazione per un pilota. Perfetti nelle loro traiettorie giro dopo giro, sembrano quasi macchine.

Eppure, anche loro sono esseri umani e, conseguentemente, figli degli eventi.

Prendete Jorge Lorenzo che da due gare sembra esser tornato quel martello che lo ha portato a conquistare due titoli mondiali, dopo un paio di episodi sfortunati ad inizio stagione.

Osservate Andrea Iannone che, nonostante una spalla lussata, ha tirato fuori le unghie in un duello memorabile con Marc Marquez, sceso in sesta posizione durante la gara, ma ripresosi non appena ha sentito l'odore 'della preda' in rosso, considerando il campionato.

Piccoli grandi esempi all'interno di una gara, quella di Le Mans, che incorona per la seconda volta consecutiva Jorge Lorenzo.

Lo spagnolo è partito bene, ha superato Andrea Dovizioso fin dalla prima staccata, ed impostato un ritmo davvero insostenibile per chiunque. Anche negli ultimi giri, il maiorchino riusciva a girare sul passo dell'1'33 basso. Un martello. "Un' ottima partenza, in prima curva ho fatto anche un bel sorpasso su Dovizioso. Poi ho guadagnato la vetta. C'era un gap leggero tra me e Andrea, poi è arrivato Valentino al secondo posto e ho dovuto spingere molto. L'anteriore stava cominciando a decadere ma alla fine sono riuscito a gestirla bene. Sono molto soddisfatto".

Ecco, parlando sempre della mente dei piloti, della testa, della parte più umana. Prendete Valentino Rossi, in difficoltà durante le prove, perfino nel warm-up, ha cercato una strada coraggiosa, stravolgendo il setup. Un rischio che ha portato ad un secondo posto consistente. "Abbiamo sofferto parecchio durante le prove. Non riuscivo a guidare la moto al limite. E' successo anche ad Jerez. Stavolta però abbiamo rischiato di più e mi sono trovato molto bene. Abbiamo avuto bisogno di un paio di giri per adattarmi ma va bene cosi. Bella battaglia con le Ducati, poi su Jorge non ne avevo di più. Una gara solida, una bella guida, va bene cosi".

Lorenzo-Rossi, oggi è festa grande a Iwata per la doppietta Yamaha su un circuito storicamente favorevole.

Terzo Andrea Dovizioso. Solido, chiaro nell'analizzare cosa non è andato, cosa manca per raggiungere l'agognata vittoria. Il portacolori Ducati conferma il suo stato di forma, con una gara sempre da protagonista. Cosa è mancato allora? "Sopratutto l'aderenza dopo 10 giri non ne avevo. Ho faticato, dovevo spingere in frenata, ma non avevo margine in questa fase. Non avevo il passo di Lorenzo. Poi quando Valentino mi ha passato non riuscivo a tenerlo. Però è stato importante tornare sul podio".

Quarta piazza per Marc Marquez che ha vissuto un week-end in chiaro-scuro. Il campione del mondo sembrava aver problemi, sopratutto in fase di frenata, tanto che la Honda non intraversava più di tanto. Marc semplicemente mollava i freni e si affidava all'anteriore, tanto che la maggior parte dei suoi sorpassi è avvenuto alla prima staccata vera alla prima esse o alla seconda esse del circuito, la Chemin aux Boeufs. Sembrava aver subito psicologicamente una piccola involuzione prima di metà gara, con un paio di errori in staccata (secondo indizio di eventuali problemi), poi quando ha visto uno Iannone in calo fisico, ha letteralmente 'visto rosso' innescando un duello con l'italiano che da solo è valso il prezzo del biglietto.

Iannone dal canto suo ha tirato fuori tutto quello che aveva, sorretto dall'adrenalina che ha vinto per due-tre giri sul dolore. Quinto sotto la bandiera a scacchi, Iannone non aveva proprio più energie a fine gara "E' stata la gara più dura della mia vita. Ero in una condizione fisica critica. Ho pensato anche a fermarmi perchè a 10 giri dal termine stava diventando quasi pericoloso. Non avevo molta sensibilità anche in fase di frenata. Poi ho riposato e loro mi hanno ripreso. Ho fatto quei tre giri senza fiato. Un bellissimo duello certo, alla fine ho resistito e spinto per tenere dietro anche Smith. Va bene cosi".

Sesta piazza per Bradley Smith, buon protagonista, davanti a Pol Espargaro, Yonny Hernandez, Maverick Vinales e Danilo Petrucci in decima piazza. Guadagna un punto l'Aprilia con Bautista che precede il rientrante Daniel Pedrosa. Un rientro sfortunato, con tanto di scivolata alla prima esse. Il pilota di Sabadel ha coraggiosamente ripreso a correre, probabilmente anche per vedere le condizioni del braccio appena operato.


CRONACA DI GARA

- Partenza valida, bello lo stacco di Marquez ma in progressione è Dovizioso a portarsi in testa. Lorenzo però alla prima staccata si porta in testa. Molla i freni Marquez ma arriva lungo e si ritrova quarto, dietro Lorenzo, Dovizioso, Iannone. Rossi è quinto, mentre Pedrosa, più indietro, si prende la posizione, la settima, su Crutchlow. All'ultima staccata Marquez prova ad infilarsi su Iannone, ma senza successo

- 27 giri al termine: Lorenzo inizia a dettare il ritmo. Caduta per daniel Pedrosa all'uscita della prima esse. Lo spagnolo, al rientro, prova a ripartire aiutato dai commissari. Ha perso l'anteriore nel cambio di direzione. Caduta anche per Stefan Bradl.

- 26 giri al termine: 1'33.0 un giro impressionante quello di Lorenzo, un decimo meglio di Dovizioso che ora ha mezzo secondo di ritardo. I primi cinque girano praticamente tutti in un fazzoletto di 3 decimi. Si ritira anche Aleix Espargaro: problemi di frizione? Rossi punta Marquez e lo passa alla Esse Chemin aux Boufeus. Interno poi resiste esterno. Bella manovra

- 25 giri al termine: 1'33.1 per Lorenzo che continua a martellare sul suo passo. Dovizioso è a sette decimi, Iannone ha perso leggermente contatto. Rossi deve recuperare e ricucire lo strappo ora, dopo aver passato Marquez che sembra non avere lo spunto per recuperare, e che deve guardarsi addiritura le spalle da un arrembante Smith

- 24 giri al termine: 1'32.879. Valentino Rossi sta spingendo per recuperare e si avvicina a Iannone: mezzo secondo tra i due. Caduta nel frattempo per Redding. Marquez di contro ha problemi. Un secondo e mezzo di ritardo su Rossi. Davanti Lorenzo continua a tirare con 6 decimi di vantaggio su Dovizioso. Marquez è impantanato. Problemi in frenata ed ora è sesto.

- 23 giri al termine: Ancora una volta il più veloce nell'ultimo giro è Valentino Rossi. 1'33.1: due tre decimi meglio del trio davanti. Due Yahama intervallate da due Ducati. La migliore Honda, quella di Marquez, è in sesta piazza.

- 22 giri al termine: Iannone risponde bene all'avvicinamento di Rossi. 1'33.0 e quattro decimi recuperati a Dovizioso. Il gruppo si sta leggermente compattando, ma Lorenzo tiene comunque un margine di mezzo secondo su Dovizioso. Attenzione però perchè la Ducati del forlivese sta recuperando: 480 millesimi di ritardo

- 21 giri al termine: Caduta per Cal Crutchlow in ingresso a La Chapelle. Anteriore chiuso, gara finita. Le posizioni davanti intanto sembrano leggermente congelate.

- 20 giri al termine: i migliori continuano a girare praticamente in fotocopia, su di un passo di 1'33.3-2. Molto bene Iannone che, lo ricordiamo, ha una spalla in disordine.

- 19 giri al termine: Dovizioso è arrembante su Lorenzo, mentre Iannone proprio ora sembra aver perso qualche decimo. Ha sette decimi di ritardo su Dovizioso e Rossi dietro lo bracca.

- 18 giri al termine: Non è più un poker di moto, ma due duelli distinti. Rossi è stato il più veloce anche nell'ultimo passaggio ma tutti hanno alzato il ritmo di un paio di decimi. Ora però Lorenzo ha allungato leggermente su Dovizioso. Rossi arriva alla S Blues e passa Iannone che prova invano a resistere. Rossi ora è terzo

- 17 giri al termine: Dovizioso ha commesso nel passaggio precedente un piccolo errore alla curva dieci. Lorenzo ne ha approfittato e ha preso un secondo di vantaggio, con Rossi a 1.6. Dietro, Marquez continua ad aver problemi: è sesto e non riesce a tenere il ritmo di Smith.

- 16 giri al termine: Rossi si è fatto sotto su Dovizioso. Quattro decimi recuperati dal pilota Yamaha su quello Ducati. Lorenzo è primmo tranquillamente ora, Rossi invece oramai sta preparando l'attacco su Dovizioso. Due decimi tra i due. All'ultima curva Rossi si infila: secondo!

- 15 giri al termine: Dovizioso prova a rispondere all'attacco di Rossi ma senza successo. Attenzione però perchè il pilota Ducati rimane comunque incollato. Ci sono però 1.8 secondi di distacco tra Lorenzo e Rossi.

- 14 giri al termine: 1.7 secondi il distacco tra i due di testa. Un decimi recuperato. Caduta intanto anche per Jack Miller. Ritiro anche per Karel Abraham, rientrato ai box.

- 13 giri al termine: Iannone sta mollando la presa oramai. L'italiano evidentemente sente dolore per la spalla. Dovizioso invece continua a tenersi incollato a mezzo secondo su Valentino Rossi. Tra quest'ultimo e Lorenzo ci sono 1.8 secondi di distacco.

- 11 giri al termine: Lorenzo ancora primo, secondo Rossi, terzo Dovizioso. Con questa classifica, Jorge salirebbe nella generale in seconda piazza, a 15 punti dal suo compagno di squadra.

- 10 giri al termine: il ritmo continua a non voler salire. 1'33.5-6 per i primi tre. Solo due-tre decimi peggio delle prime fasi del gran premio

- 09 giri al termine: Jorge Lorenzo continua a martellare incessantemente: 1'33.4 e Rossi ora è a due secondi. Posizioni congelate, visto che Dovizioso, terzo, è a 3.1 secondi. Iannone invece è oramai dolorante. Smith lo ha ripreso e potrebbe più avanti farsi sotto anche Marquez che comunque ha un passo altalentante. Passa da 1'34.5 a 1'33.8

- 07 giri al termine: incredibile Lorenzo: 1'33.4 rifila mezzo secondo a Rossi che in quest'ultimo passaggio ha perso qualcosina anche su Dovizioso. Iannone intanto si deve difendere su Smith e Marquez

- 06 giri al termine: Inizia il duello tra Smith, Iannone e Marquez. Quest'ultimo entra cattivissimo alla prima esse e si scambia le posizioni con Iannone che nel frattempo aveva chiuso su Smith. Cinque sorpassi e controsorpassi in un giro. Splendido duello tra Iannone e Marquez.

- 05 giri al termine: Marquez ancora una volta entra alla prima staccata. Iannone risponde. I due ad ogni curva si stanno superando e contro-superando. Che staccata di Marquez che molla la moto altrimenti prenderebbe Iannone e si porta quarto.

- 04 giri al termine: un duello splendido tra Iannone e Marquez. Iannone sul traguardo torna davanti, ma Marquez alla prima staccata si riporta quarto. Ora l'alfiere Honda riesce a difendersi. Forse Iannone non ne ha più fisicamente. Un duello da annali del motociclismo. Tre giri di sorpassi e controsorpassi ad ogni curva

- 03 giri al termine: La battaglia dietro ha fatto perdere un pò di interesse sul podio. Lorenzo continua a martellare sotto il passo dell'1'33.5, Rossi oramai è a 2.7 secondi ed anche Dovizioso ha mollato.

- Ultimo giro: Lorenzo domina a Le Mans e fa doppietta dopo Jerez. Secondo Rossi, terzo Dovizioso a precedere Marquez che recupera una gara messasi male ad un certo punto. Quinto uno stoico Iannone che merita un plauso anche per il bel duello offerto con Marquez. Sesto Smith davanti ad Espargaro. Ottavo Hernandez davanti a Vinales e Petrucci.


CLASSIFICA: ROSSI 102 PUNTI, LORENZO 87, DOVIZIOSO 83, MARQUEZ 69, IANNONE 61


La classifica:

1. Jorge Lorenzo ESP Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 43m 44.143s

2. Valentino Rossi ITA Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 43m 47.963s

3. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 43m 56.523s

4. Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V) 44m 4.033s

5. Andrea Iannone ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 44m 4.380s

6. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 44m 5.288s

7. Pol Espargaro ESP Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 44m 19.636s

8. Yonny Hernandez COL Pramac Racing (Desmosedici GP14.2) 44m 23.744s

9. Maverick Viñales ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR)* 44m 25.714s

10. Danilo Petrucci ITA Pramac Racing (Desmosedici GP14.1) 44m 26.932s

11. Nicky Hayden USA Aspar MotoGP Team (RC213V-RS) 44m 37.779s

12. Loris Baz FRA Athina Forward Racing (Forward Yamaha)* 44m 44.760s

13. Hector Barbera ESP Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 44m 48.415s

14. Eugene Laverty IRL Aspar MotoGP Team (RC213V-RS)* 44m 49.402s

15. Alvaro Bautista ESP Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 44m 49.658s

16. Dani Pedrosa ESP Repsol Honda Team (RC213V) 45m 5.050s

17. Alex De Angelis RSM Octo IodaRacing (ART) 45m 5.806s

18. Marco Melandri ITA Factory Aprilia Gresini (RS-GP) +1 lap


Jack Miller AUS CWM LCR Honda (RC213V-RS)* DNF

Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (RC213V-RS) DNF

Cal Crutchlow GBR CWM LCR Honda (RC213V) DNF

Scott Redding GBR Estrella Galicia 0,0 Marc VDS (RC213V) DNF

Mike Di Meglio FRA Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) DNF

Aleix Espargaro ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR) DNF

Stefan Bradl GER Athina Forward Racing (Forward Yamaha) DNF


gpone.com

crash.net




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Melandri: "oggi in gara si sono aggiunti dei problemi al cambio"



Le Mans (Francia), 17 maggio 2015 - Malgrado le condizioni di scarso grip, incontrate in tutto il weekend della MotoGP a Le Mans, e che hanno condizionato anche in gara la prestazione delle RS-GP, Alvaro Bautista ha chiuso al quindicesimo posto, utile alla conquista di un altro punto iridato. Marco Melandri, attardato anche da problemi al cambio, ha finito al 18° posto.

E’ stato un fine settimana di grande lavoro per Aprilia Racing Team Gresini, penalizzato più di altri dalle condizioni di scarsa aderenza che, complice anche un meteo ballerino al venerdì e al sabato, hanno caratterizzato la prova sul tracciato francese. Bautista ha disputato una gara molto coraggiosa rimanendo nelle prime fasi a contatto col gruppo, perdendo al primo decadimento della gomma e ritrovando alla fine buone sensazioni che hanno anche fatto sperare in un risultato migliore ma, benché abbia avvicinato Laverty che lo precedeva, non è riuscito ad attaccare la quattordicesima piazza. Le due RS-GP al traguardo sono comunque un risultato per un team che ha, come primo obiettivo della stagione, lo sviluppo del progetto MotoGP.


ROMANO ALBESIANO (Responsabile Aprilia Racing)

“E’ stata una gara difficile, in perfetta coerenza con l’andamento di tutto il weekend. Su questa pista ci è mancato grip sin dal primo giorno. Alvaro si è impegnato a fondo e abbiamo portato a casa un altro punto ma in una situazione che è ben diversa dai progressi che abbiamo mostrato a Jerez e che certamente non ci soddisfa. L’obiettivo su cui dobbiamo lavorare è proprio questo, avere una prestazione migliore anche quando incontriamo queste condizioni”.


FAUSTO GRESINI (Team Manager)

“Lasciare la Francia con un altro punto conquistato da Bautista ci fa ovviamente piacere, anche se abbiamo vissuto un weekend complicato. Come già accaduto in prova, anche oggi in gara Alvaro ha accusato problemi di grip che non gli hanno consentito di spingere a fondo. Prendiamo perciò questa gara e le difficoltà incontrate come un’altra esperienza preziosa che ci servirà per progredire. Peccato per i problemi al cambio che hanno condizionato la prestazione di Melandri, che altrimenti avrebbe potuto provare ad avvicinare la zona punti”.


ALVARO BAUTISTA

“Ho fatto una buona partenza guadagnando posizioni e con le gomme fresche mi sono trovato meglio, ma appena queste sono calate la moto è diventata più instabile e più difficile da guidare. Dovremo analizzare bene tutti i dati della gara perché verso la fine la moto è migliorata, tornando più facile, forse per il serbatoio più vuoto e il minor peso. Aspettiamo il Mugello, lì avremo una evoluzione della moto e intanto ringrazio la squadra che sta lavorando moltissimo, anche qui abbiamo finito prendendo un punto e, visto le condizioni che abbiamo trovato, è un bel segnale di fiducia”.


MARCO MELANDRI

“È stato un weekend difficile, nel quale non ho mai trovato il feeling con la moto: oggi in gara si sono inoltre aggiunti dei problemi al cambio che mi hanno rallentato, per cui non ho potuto fare molto di più. Peccato, dopo Jerez si poteva fare meglio, ma adesso cerchiamo di dimenticare in fretta e di pensare al Mugello, la nostra gara di casa”.


bearacer.com

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view post Posted: 17/5/2015, 12:35 GP Le Mans - MotoGp
Melandri: "avrei bisogno di novità importanti che mi aiutino a guadagnare più confidenza"

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Le Mans (Francia), 16 maggio 2015 - Le incerte condizioni meteo, con freddo e pista mai perfetta, dopo la pioggia della tarda mattinata e il poco grip che ne è conseguito, non hanno agevolato il lavoro di Bautista e Melandri, sempre alla ricerca della via corretta per lo sviluppo delle Aprilia RS-GP .

Dopo la sessione di libere del mattino nelle quali il buon crono di Bautista (16° in 1’34.341) aveva testimoniato della giustezza del lavoro svolto al box Aprilia Racing Team Gresini, una pioggia leggera ha decisamente peggiorato le condizioni dell’asfalto francese. Benché la pista si fosse asciugata alla partenza della qualifica, la situazione di scarsa aderenza ha decisamente sfavorito il rendimento delle moto italiane che hanno chiuso il turno - decisivo per la definizione dello schieramento di partenza nella gara di domani - con Bautista al 23esimo posto (1’35.458) e Melandri al 25esimo (1’37.522), posizioni che valgono loro, rispettivamente, l’ottava e la nona fila alla partenza del GP di domani.


ROMANO ALBESIANO (Responsabile Aprilia Racing)

“Le condizioni di scarso grip, proprio nella qualifica, non ci hanno certo aiutato visto che il nostro problema principale, in questo momento, è proprio quello di far lavorare bene le gomme. Ovvio che un grip decisamente basso, come quello trovato oggi, ci penalizza più di altri. Peccato perché al mattino era andata piuttosto bene con Alvaro, che poi non ha potuto ripetersi nel turno decisivo. Conosciamo bene il problema e dobbiamo assolutamente migliorare questo aspetto che è decisivo per crescere nella prestazione complessiva della moto”.


FAUSTO GRESINI (Team Manager)

“E’ evidente che oggi a Le Mans abbiamo pagato la situazione di poco grip, dovuta anche alla bassa temperatura. In queste condizioni è difficile mettere a terra potenza. Ma non è una sorpresa e quello che dobbiamo fare è rimediare in vista di domani. Abbiamo delle modifiche in mente e le proveremo domattina nel warm up, l’obiettivo è di migliorarci in gara”.


ALVARO BAUTISTA

“Dopo i turni di libere abbiamo affrontato condizioni molto sfavorevoli in qualifica. Trovare poco grip, malgrado l’asfalto si fosse asciugato, ci ha svantaggiato decisamente, soprattutto a livello di trazione. Mi dispiace perché al mattino avevo fatto un buon tempo e pensavo di migliorarmi ancora. Per la gara tutto è legato al meteo: se sarà asciutto speriamo anche nel caldo, che eliminerebbe qualcuno degli svantaggi che ci hanno ostacolato oggi”.


MARCO MELANDRI

“Sto affrontando gli stessi problemi di inizio stagione, avrei bisogno di novità importanti che mi aiutino a guadagnare più confidenza nella moto. E’ la condizione essenziale perché io possa pensare di spingere e cercare dei risultati”.


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Warm up

Marquez prova la grande fuga

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Se a Marc Marquez, che ieri ha strappato con orgoglio e coraggio la pole position (la sua terza stagionale) ad Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo, restavano dei dubbi per quanto riguarda il passo di gara, sono stati spazzati via come le nuvole nel cielo sopra Le Mans, ora sereno ma sempre freddo (13 gradi sull’asfalto). Il campione in carica ha inanellato 8 giri con un ritmo di 1’33 e mezzo ed un miglior giro da 1’33.195. Quanto basta per incrinare le certezze degli inseguitori e mischiare ulteriormente le carte.

Lorenzo, che fino a ieri aveva il passo migliore, ha chiuso a +0.272 con un solo passaggio sotto 1’33.5, ed un passo di circa tre decimi più lento del connazionale, che non ha caso ha anche siglato i migliori intertempi in ogni settore, facendo la differenza soprattutto al T1 e T2.

Dietro a Lorenzo ci sono le Ducati ufficiali di Iannone (+0.421 con l’incognita della tenuta della spalla sulla distanza di gara) e Dovizioso (+0.441), mentre Smith si è proposto come potenziale outsider, girando costantemente in 1’33 alto e chiudendo con il quinto tempo a +0.486.

Oltre il mezzo secondo di ritardo Pedrosa e Rossi, rispettivamente sesto (+0.660) e settimo (+0.664). Il Dottore, autore di dieci giri consecutivi con una media di 1’34 basso, accusa la maggior parte del distacco nel T2 e T3 e chiude il gruppo degli inseguitori. Più attardati Viñales, Redding, Espargaró, Crutchlow ed Hernandez. Per quanto riguarda la scelta degli pneumatici, è previsto che la maggior parte dei piloti si avvalga della posteriore morbida (banda bianca).


LA CRONACA – Partenza cauta dei piloti, che preferiscono prendere gradualmente fiducia con l’asfalto freddo (10 gradi). Smith è particolarmente spavaldo ed è il primo a scendere sotto 1’34 con un 1’33.841, con Rossi e Crutchlow alle spalle staccati di mezzo secondo. Marquez e Lorenzo inizialmente girano in 1’34 basso, mentre Pedrosa, Iannone, Viñales e Dovizioso sono un paio di decimi più lenti. In difficoltà A. Espargaró, molto dolorante al polso dopo la caduta di ieri.

A dieci minuti dal termine, Marquez e Lorenzo rispondono con due passaggi in 1’33 basso, portandosi in cima alla classifica provvisoria davanti a Smith. Nel braccio di ferro, il campione in carica replica il tempo quasi al millesimo, mostrando un passo invidiabile. Lorenzo non riesce a restargli agganciato, mentre le Ducati ufficiali di Dovizioso e Iannone, pur staccate di un secondo, chiudono la Top 5. Rossi migliora leggermente, ma il suo ritmo è di 1’34 netto, ancora lontano da quello di Marquez, che nel peggiore dei casi gira in 1’33 e mezzo.

Il turno si chiude con Marquez che continua a martellare giri in 1'33 medio, senza nessuno in grado di insidiarlo. Lorenzo scuote la testa rientrando ai box e si deve accontentare del secondo posto, con le Ducati di Iannone e Dovizioso alle spalle, staccate di quattro decimi. Quinto Smith, che si candida ad un ruolo da potenziale protagonista con un ritmo di tutto rispetto (1'33 alto) davanti a Pedrosa e Rossi, che dovrebbe estrarre il proverbiale coniglio dal cilindro insieme alla squadra in vista della gara. Non sarebbe comunque la prima volta...


I tempi:

1. Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V) 1m 33.195s

2. Jorge Lorenzo ESP Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 1m 33.467s

3. Andrea Iannone ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 1m 33.616s

4. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 1m 33.636s

5. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 33.681s

6. Dani Pedrosa ESP Repsol Honda Team (RC213V) 1m 33.855s

7. Valentino Rossi ITA Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 1m 33.859s

8. Maverick Viñales ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR)* 1m 34.168s

9. Scott Redding GBR Estrella Galicia 0,0 Marc VDS (RC213V) 1m 34.171s

10. Pol Espargaro ESP Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 34.218s

11. Cal Crutchlow GBR CWM LCR Honda (RC213V) 1m 34.293s

12. Yonny Hernandez COL Pramac Racing (Desmosedici GP14.2) 1m 34.305s

13. Jack Miller AUS CWM LCR Honda (RC213V-RS)* 1m 34.478s

14. Nicky Hayden USA Aspar MotoGP Team (RC213V-RS) 1m 34.501s

15. Loris Baz FRA Athina Forward Racing (Forward Yamaha)* 1m 34.576s

16. Aleix Espargaro ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR) 1m 34.978s

17. Stefan Bradl GER Athina Forward Racing (Forward Yamaha) 1m 35.012s

18. Eugene Laverty IRL Aspar MotoGP Team (RC213V-RS)* 1m 35.135s

19. Hector Barbera ESP Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 35.156s

20. Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (RC213V-RS) 1m 35.213s

21. Danilo Petrucci ITA Pramac Racing (Desmosedici GP14.1) 1m 35.330s

22. Mike Di Meglio FRA Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 35.604s

23. Alvaro Bautista ESP Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 35.640s

24. Alex De Angelis RSM Octo IodaRacing (ART) 1m 35.871s

25. Marco Melandri ITA Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 36.405s


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view post Posted: 16/5/2015, 14:35 GP Le Mans - MotoGp
Indice
Orari e programmazione TV

Melandri: "Le Mans è molto particolare ma a me è sempre piaciuta"

Libere 1 - Dovizioso parte con il piede giusto

Libere 2 - Bradley Smith primo con caduta

Melandri: "sto continuando ad accusare gli stessi problemi"

Libere 3 - Lorenzo detta legge

Libere 4 - I tempi

Qualifiche - Marquez imprendibile nello sprint

Melandri: "avrei bisogno di novità importanti che mi aiutino a guadagnare più confidenza"

Warm up - Marquez prova la grande fuga

Gara - Lorenzo-Rossi è doppietta Yamaha

Melandri: "oggi in gara si sono aggiunti dei problemi al cambio"





Orari e programmazione TV




In diretta su Sky Sport MotoGP HD - Canale 208



Venerdì 15 maggio

9.55 - Libere 1

14.00 - Libere 2



Sabato 16 maggio

9.55 - Libere 3

13.30 - Libere 4

14.05 - Qualifiche



Domenica 17 maggio

9.40 - Warm Up

14.00 - Gara




Programmazione su Cielo - canale 26 DTT


Sabato 16 maggio

STUDIO alle 19.30

LE QUALIFICHE alle 19.50

STUDIO alle 21.00



Domenica 17 maggio

STUDIO alle 13.55

GARA Moto3™ alle 14.15

STUDIO alle 15.10

GARA Moto2™ alle 15.35

STUDIO alle 16.30

STUDIO alle 18.25

GARA MotoGP™ alle 18.35

STUDIO alle 19.40

REPLICA GARA MotoGP™ alle 23.00




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Melandri: "Le Mans è molto particolare ma a me è sempre piaciuta"

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La stagione europea della MotoGP prosegue in questo fine settimana sullo storico tracciato francese di Le Mans: obiettivo di Bautista e Melandri è la zona punti


Le Mans (Francia), 12 maggio 2015 - Reduci da un positivo Gran Premio di Spagna, Alvaro Bautista e Marco Melandri torneranno in sella alle loro Aprilia RS-GP per il quinto appuntamento del mondiale MotoGP sul circuito francese di Le Mans.

Il duplice obiettivo per i piloti Aprilia Racing Team Gresini è entrare in zona punti, riducendo ulteriormente il gap dai rivali - risultato centrato già due volte da Bautista, a Austin e proprio a Jerez - e continuare lo sviluppo della moto, che in corrispondenza dell’avvio della stagione europea del campionato ha già subito una prima accelerazione, con i positivi riscontri da parte di Bautista che ha provato per la prima volta il nuovo cambio seamless nei test post-gara di Jerez.


ROMANO ALBESIANO (Responsabile Aprilia Racing)

“A Jerez la stagione europea del Campionato è iniziata positivamente: abbiamo portato a termine il Gran Premio con entrambi i piloti, con il secondo punto iridato raccolto da Bautista e una prestazione di Melandri in crescendo nell’arco del weekend. Una trasferta nella quale sono emersi dei dati confortanti in prospettiva futura, grazie anche al test effettuato il giorno dopo la gara, nel quale Bautista ha fornito un primo positivo feedback sul nuovo cambio seamless che prevediamo di far debuttare in gara molto presto. Una conferma che rappresenta una grande iniezione di fiducia per tutto il team: un primo passo significativo nel nostro percorso di sviluppo che sapevamo avrebbe subito una accelerazione una volta rientrati sul suolo europeo, con la possibilità di instaurare un legame più diretto tra il lavoro in sede e l’attività in pista. Ora affrontiamo il GP di Francia con la speranza di poter compiere un altro passo in avanti”.


FAUSTO GRESINI (Team Manager)

"In Spagna abbiamo vissuto un bel weekend, completato dai positivi test post-gara. Possiamo ritenerci soddisfatti di quanto ottenuto finora, con i due punti iridati conquistati da Bautista; abbiamo dimostrato di poter lottare agevolmente per la top 15, per cui ora mi piacerebbe che anche Melandri potesse raccogliere i suoi primi punti della stagione in Francia. Per il resto, Le Mans rappresenta un’altra importante tappa nel nostro cammino di sviluppo: continueremo perciò a lavorare per ridurre il gap dai nostri rivali, come fatto nelle ultime gare”.


ALVARO BAUTISTA

“A Jerez abbiamo lavorato molto bene nell’arco di tutto il fine settimana di gara. A Le Mans affronteremo una pista per certi versi simile, per cui credo che i dati raccolti in Spagna potranno rappresentare una buona base di partenza. Nei test del lunedì ho potuto provare per la prima volta il nuovo cambio seamless: è un peccato non averlo subito disponibile già a Le Mans, perché è già a un bel livello, ma sono convinto che anche con la versione attuale della nostra moto potremo fare un buon weekend. Ho un ottimo ricordo della gara dello scorso anno, nella quale conquistai il terzo gradino del podio: l’obiettivo in questo caso è lo stesso delle gare precedenti, ossia continuare a ridurre il gap dagli altri piloti davanti a noi e essere il più competitivi possibile. La pista presenta molti cambi di direzione, per cui lavoreremo molto per ottenere una moto agile e facile da guidare; per il resto, cercheremo di rimanere sempre concentrati al massimo per farci trovare pronti in ogni condizione, dato che spesso a Le Mans le condizioni meteo cambiano rapidamente. Il secondo punto iridato conquistato a Jerez dà una grande motivazione a tutta la squadra: siamo pronti a lavorare sodo”.


MARCO MELANDRI

“La pista di Le Mans è molto particolare, ma a me è sempre piaciuta e difatti ogni volta che ci ho corso ho sempre fatto buone cose. In questo appuntamento sarebbe bello provare a entrare nella zona punti: credo sia un obiettivo realistico, alla nostra portata, in attesa di novità tecniche importanti che possano consentirmi di compiere passi avanti più significativi. Le previsioni meteo sembrano abbastanza buone, per cui lavoreremo al massimo come sempre vivendo il weekend giorno per giorno, pronti a cogliere ogni opportunità”.


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Libere 1

Dovizioso parte con il piede giusto

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Splende il sole a Le Mans con la pista che, dopo la prima sessione di prove libere della classe Moto3, è andata sempre più asciugandosi dopo la pioggia caduta fin dal giovedi.

Con un'umidità del 61% e 15 gradi sulla pista, i protagonisti della classe regina hanno cercato di girare il più possibile, puntando anche a stabilire un buon tempo per evitare qualche 'sorpresa' futura di Giove Pluvio.

Ecco dunque in prima piazza la Ducati di Andrea Dovizioso. Il forlivese, reduce da buoni test al Mugello, chiude la sessione in 1'34.034, su un tracciato considerato 'amico' fin dai tempi della 125cc. Il portacolori di Borgo Panigale precede Marc Marquez di 246 millesimi. Un Marquez che ha compiuto 14 passaggi, solo due in meno di Dovizioso, nonostante un problema tecnico alla propria moto capitato nei primissimi minuti della sessione.

Niente di serio alla fine, considerando come Marc abbia atteso alcuni minuti ai box senza utilizzare la seconda moto, evidentemente settata su parametri o completamente da bagnato o completamente da asciutto.

Un problema che Livio Suppo (dopo aver parlato a ruota libera sulla nostra GPOne car) ha stigmatizzato - quasi una tradizione a Le Mans - citando il... Conte Mascetti.

Tre moto diverse ai primi tre posti, con Jorge Lorenzo in grado di compiere 21 passaggi in totale, chiudendo con il riferimento di 1'34.301. A testimonianza delle condizioni mutevoli della pista, andata sempre più migliorando, si può notare come praticamente tutti i piloti abbiano realizzato i propri migliori riferimenti cronometrici praticamente all'ultimo giro utile.

Dovizioso al 15esimo su 16, Marquez al 14esimo su 14, Lorenzo al 21esimo e così via. Quarta piazza per Cal Crutchlow con la Honda del team di Lucio Cecchinello (+0.276) a precedere Pol Espargaro (+0.297) e Scott Redding (+0.438). Settimo Valentino Rossi che accusa mezzo secondo di ritardo, davanti a Yonny Hernandez e un sofferente Andrea Iannone, alle prese con la spalla lussata.

L'italiano, nonostante il dolore, chiude in nona posizione riuscendo a completare diciannove tornate. Chiude la top ten provvisoria Bradley Smith (+0.695). In tema di infortunati, a Le Mans ecco il ritorno di Daniel Pedrosa. L'alfiere Honda si prende la tredicesima posizione, con un ritardo di 1.314 secondi dalla vetta, preceduto dalla coppia Suzuki con Aleix Espargaro ultimo pilota ad accusare un ritardo inferiore al secondo (+0.820), davanti a Maverick Vinales.

Gli altri italiani: 16esimo Danilo Petrucci, 20esimo Alex De Angelis a precedere Hector Barbera (che qui a Le Mans ha la versione 14.1 della Desmosedici), 25esimo Marco Melandri.


I tempi:

1. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 1m 34.034s [Lap 15/16] 308km/h (Top Speed)

2. Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V) 1m 34.280s +0.246s [14/14] 308km/h

3. Jorge Lorenzo ESP Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 1m 34.301s +0.267s [21/21] 308km/h

4. Cal Crutchlow GBR CWM LCR Honda (RC213V) 1m 34.310s +0.276s [16/16] 307km/h

5. Pol Espargaro ESP Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 34.331s +0.297s [20/20] 306km/h

6. Scott Redding GBR Estrella Galicia 0,0 Marc VDS (RC213V) 1m 34.472s +0.438s [20/20] 303km/h

7. Valentino Rossi ITA Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 1m 34.570s +0.536s [20/20] 302km/h

8. Yonny Hernandez COL Pramac Racing (Desmosedici GP14.2) 1m 34.598s +0.564s [19/19] 306km/h

9. Andrea Iannone ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 1m 34.721s +0.687s [18/19] 308km/h

10. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 34.729s +0.695s [20/21] 308km/h

11. Aleix Espargaro ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR) 1m 34.854s +0.820s [13/19] 296km/h

12. Maverick Viñales ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR)* 1m 35.254s +1.220s [18/19] 301km/h

13. Dani Pedrosa ESP Repsol Honda Team (RC213V) 1m 35.348s +1.314s [17/17] 303km/h

14. Stefan Bradl GER Athina Forward Racing (Forward Yamaha) 1m 35.367s +1.333s [15/15] 299km/h

15. Nicky Hayden USA Aspar MotoGP Team (RC213V-RS) 1m 35.510s +1.476s [19/19] 297km/h

16. Danilo Petrucci ITA Pramac Racing (Desmosedici GP14.1) 1m 35.617s +1.583s [19/20] 298km/h

17. Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (RC213V-RS) 1m 35.690s +1.656s [10/15] 297km/h

18. Mike Di Meglio FRA Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 35.697s +1.663s [18/18] 304km/h

19. Alvaro Bautista ESP Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 35.800s +1.766s [19/20] 298km/h

20. Alex De Angelis RSM Octo IodaRacing (ART) 1m 35.802s +1.768s [18/19] 294km/h

21. Hector Barbera ESP Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 35.825s +1.791s [16/16] 306km/h

22. Jack Miller AUS CWM LCR Honda (RC213V-RS)* 1m 35.835s +1.801s [9/17] 298km/h

23. Loris Baz FRA Athina Forward Racing (Forward Yamaha)* 1m 36.161s +2.127s [21/21] 296km/h

24. Eugene Laverty IRL Aspar MotoGP Team (RC213V-RS)* 1m 36.607s +2.573s [21/22] 296km/h

25. Marco Melandri ITA Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 36.973s +2.939s [18/18] 296km/h



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Libere 2

Bradley Smith primo con caduta

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Salgono le temperature sul circuito di Le Mans, migliorano i tempi ed i protagonisti della Motogp che, con la paura di un eventuale peggioramento delle condizioni di domani, hanno puntato ad assicurarsi uno dei dieci 'pass' per la Q2.

Perlomeno, questo è stato il ragionamento di alcuni dei piloti, tra cui Bradley Smith. L'inglese portacolori del team Tech3 ha stampato un 1'33.179 che lo hanno proiettato in prima posizione.

Che il suddito della Regina stesse tirando è apparso piuttosto evidente, tanto da incappare in una scivolata nei minuti finali della sessione, fatto sta che oggi Smith guarda tutti dall'alto verso il basso.

Seconda piazza per Jorge Lorenzo che accusa un ritardo di 190 millesimi, pur non pensando al tempo finale.

Se infatti Smith ha afferrato la prima posizione al 18esimo passaggio su 19, Jorge ha fatto il suo miglior giro al quarto passaggio su diciotto totali. Lo stesso discorso può esser fatto per Andrea Dovizioso.

L'italiano sembra essere decisamente in palla, sopratutto in termini di passo, con una Ducati molto fluida e costante sia in inserimento che in percorrenza. 1'33.553 il riferimento dell'italiano stabilito all'undicesimo di ventidue passaggi, con un ritardo di 374 millesimi dal tempo di Smith. Quarta piazza per Cal Crutchlow (+0.473) davanti a Marc Marquez che accusa un ritardo di 491 millesimi.

Attenzione però perchè lo stesso campione del mondo ha mostrato un passo interessante, forse uno o due decimi peggio di Lorenzo e Dovizioso. Sesta piazza per Valentino Rossi che ha compiuto più giri di tutti - ventitre - con un ritardo di 507 millesimi di secondo dalla vetta. Il capo-classifica precede Daniel Pedrosa che, con la Soft, è riuscito a chiudere in settima piazza la sessione. L'alfiere Honda precede i fratelli Espargaro, con Pol davanti ad Aleix.

Decimo Yonny Hernandez che precede, in undicesima piazza un sofferente Andrea Iannone. Il portacolori italiano, che ha corso senza antidolorifici specifici, ha montato negli ultimi minuti una gomma extra-soft per chiudere in 1'34.092 (+0.913).

Dodicesimo Maverick Vinales, autore anche di una caduta, a precedere Jack Miller e Scott Redding. 16esimo Danilo Petrucci, 24esimo Alex De Angelis davanti a Marco Melandri.


I tempi:

1. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 33.179s [Lap 18/19] 307km/h (Top Speed)

2. Jorge Lorenzo ESP Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 1m 33.369s +0.190s [4/18] 306km/h

3. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 1m 33.553s +0.374s [11/22] 310km/h

4. Cal Crutchlow GBR CWM LCR Honda (RC213V) 1m 33.652s +0.473s [16/19] 307km/h

5. Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V) 1m 33.670s +0.491s [16/21] 309km/h

6. Valentino Rossi ITA Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 1m 33.686s +0.507s [19/23] 305km/h

7. Dani Pedrosa ESP Repsol Honda Team (RC213V) 1m 33.725s +0.546s [18/18] 308km/h

8. Pol Espargaro ESP Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 33.903s +0.724s [18/18] 307km/h

9. Aleix Espargaro ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR) 1m 33.944s +0.765s [13/18] 296km/h

10. Yonny Hernandez COL Pramac Racing (Desmosedici GP14.2) 1m 33.953s +0.774s [16/18] 305km/h

11. Andrea Iannone ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 1m 34.092s +0.913s [17/17] 309km/h

12. Maverick Viñales ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR)* 1m 34.110s +0.931s [15/16] 301km/h

13. Jack Miller AUS CWM LCR Honda (RC213V-RS)* 1m 34.253s +1.074s [16/19] 300km/h

14. Scott Redding GBR Estrella Galicia 0,0 Marc VDS (RC213V) 1m 34.371s +1.192s [20/22] 304km/h

15. Stefan Bradl GER Athina Forward Racing (Forward Yamaha) 1m 34.543s +1.364s [19/19] 302km/h

16. Danilo Petrucci ITA Pramac Racing (Desmosedici GP14.1) 1m 34.568s +1.389s [18/18] 299km/h

17. Nicky Hayden USA Aspar MotoGP Team (RC213V-RS) 1m 34.663s +1.484s [16/19] 296km/h

18. Hector Barbera ESP Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 34.745s +1.566s [4/14] 310km/h

19. Loris Baz FRA Athina Forward Racing (Forward Yamaha)* 1m 35.002s +1.823s [11/18] 295km/h

20. Mike Di Meglio FRA Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 35.067s +1.888s [6/14] 305km/h

21. Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (RC213V-RS) 1m 35.090s +1.911s [15/18] 297km/h

22. Alvaro Bautista ESP Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 35.137s +1.958s [14/16] 297km/h

23. Eugene Laverty IRL Aspar MotoGP Team (RC213V-RS)* 1m 35.182s +2.003s [16/20] 296km/h

24. Alex De Angelis RSM Octo IodaRacing (ART) 1m 35.938s +2.759s [5/13] 290km/h

25. Marco Melandri ITA Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 36.056s +2.877s [4/18] 296km/h


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Melandri: "sto continuando ad accusare gli stessi problemi"

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Bautista e Melandri al lavoro con tutto il team su una pista che richiede un ripensamento degli assetti delle RS-GP

Le Mans (Francia), 15 maggio 2015 - La prima giornata di prove libere sullo storico circuito francese, in vista del GP di domenica prossima, ha visto tecnici e piloti di Aprilia Racing Team Gresini alla ricerca di nuovi settaggi per le RS-GP di Melandri e Bautista.

Le condizioni di grip della pista francese si sono infatti rivelate ostiche per gli assetti che la squadra italiana aveva consolidato nelle ultime uscite e che sono valsi continui progressi, nelle prime quattro gare della stagione.

Al venerdì si è dunque lavorato in direzioni diverse e così sarà anche domani, nei due turni che precedono le qualifiche. Si cercano soluzioni diverse per ritrovare le buone sensazioni avute fino alla tappa di Jerez e poter così contare, nella giornata decisiva per la definizione della griglia di partenza, su un setting delle RS-GP che consenta a Bautista e Melandri di spingere alla ricerca del miglior tempo.

Oggi, alla fine delle due sessioni di prove, Alvaro ha chiuso col 22esimo tempo in 1’35.137, mentre Marco ha fatto segnare il 25esimo crono in 1’36.056.


ROMANO ALBESIANO (Responsabile Aprilia Racing)

“Dopo Jerez pensavamo di avere in mano una prestazione piuttosto consolidata e invece qui abbiamo trovato condizioni decisamente diverse che ora ci costringono a dover recuperare in termini di grip. Dobbiamo lavorare tanto sugli assetti, modificando i parametri della ciclistica per far funzionare meglio le gomme su una pista che si caratterizza per grandi decelerazioni e ripartenze”.


FAUSTO GRESINI (Team Manager)

“È stata una giornata complicata dalle condizioni, soprattutto di basse temperature, che ci stanno danneggiando un po’ più del previsto. Ma siamo consapevoli del nostro potenziale attuale e quel che dobbiamo fare è lavorare per riprendere subito a migliorare, stringendo i denti per presentarci al meglio alla giornata di domani”.


ALVARO BAUTISTA

“Siamo partiti da un setting molto simile a quello utilizzato a Jerez, ma evidentemente le basse temperature hanno complicato le cose. Già al mattino ho avvertito problemi di grip, di conseguenza nel pomeriggio abbiamo provato una diversa soluzione di set-up ma senza esito positivo. Insomma, non è stata la nostra migliore giornata, ma può capitare: continueremo a lavorare alla ricerca di una soluzione ai problemi che questa pista ci mette davanti”.


MARCO MELANDRI

“A Le Mans sto continuando ad accusare gli stessi problemi che ho da inizio stagione. Oggi la moto si muoveva molto e così è stato difficile abbassare i tempi sul giro, ma domani continueremo a impegnarci, in attesa di modifiche radicali che possano venire incontro alle mie esigenze per poter spingere davvero”.


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Libere 3

Lorenzo detta legge

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Cambia la pista, non il copione. Dopo l’assolo di Jerez, Jorge Lorenzo ha dettato legge anche durante la FP3 della MotoGP a Le Mans. Il maiorchino prima ha trovato un ritmo impressionante – sei giri in 1’33 e mezzo di media a inizio turno – per poi tirare la zampata nell’ultima uscita, con gomma morbida sia all’anteriore che al posteriore, fermando il cronometro su 1’32.647, a soli sei decimi dalla pole position dello scorso anno (Marquez, 1'32.042).

Grande prova di forza, dunque, per il pilota Yamaha, saldamente al comando della classifica davanti ad Andrea Iannone (+0.371), stoico e capace di sfruttare al meglio la extra-soft nei minuti finali nonostante il forte dolore alla spalla infortunata, e Cal Crutchlow (+0.479), primo su Honda con il nuovo forcellone già provato nei test di Jerez.

Quarto tempo per Andrea Dovizioso (+0.529) davanti al leader del venerdì, Bradley Smith, quattro decimi più lento rispetto alla FP2. Qualche problema anche per la coppia ufficiale Honda, con Marc Marquez (+0.870) e Dani Pedrosa (+0.950) rispettivamente sesto e settimo. Se il pilota di Sabadell è giustificato dalle condizioni ancora non ottimali dell’avambraccio operato recentemente, il campione in carica ha invece evidenziato problemi in inserimento, finendo fuori traiettoria in diverse occasioni. Vale comunque la pena di sottolineare come nei box del 93 il lavoro sia stato orientato sulla seconda parte di gara, effettuando lunghe uscite con gomme usate.

Turno leggermente sottotono anche Valentino Rossi, decimo al mattino. Il pesarese ha lavorato a lungo con gomme usate, arrivando ad 1’34 basso di passo, ma non è riuscito a migliorare con pneumatici nuovi sul finale. In particolare, problemi all’anteriore (evidenziati da due fuori pista) hanno impedito al leader in classifica di migliorarsi rispetto alla FP2, facendolo scivolare al nono posto (+1.039) nella combinata. La prima fila resta a cinque decimi.

Da segnalare la brutta caduta per Aleix Espargaró in discesa alla Chapelle. Il catalano è stato vittima di un violento high-side in ingresso curva, dove la pista scollina. Rialzatosi dolorante, non ha ripreso la via della pista e sarà costretto a disputare la Q2 (dodicesimo tempo). Gli esami medici hanno escluso fratture, ma lo spagnolo lamenta dolori alla schiena e alla mano destra, che si sta anche gonfiando. La sua partecipazione alle FP4 e alle qualifiche non è comunque in dubbio.

A difendere i colori Suzuki ci ha provato Maverick Viñales, che però si è visto soffiare il decimo tempo in regime di bandiera a scacchi da Pol Espargaró.

Gli altri italiani: tredicesimo tempo per Danilo Petrucci (+1.410), in coda Alex De Angelis (24º) e Marco Melandri (25º), entrambi a tre secondi di distacco.


I tempi:

1. Jorge Lorenzo ESP Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 1m 32.647s [Lap 18/18] 312km/h (Top Speed)

2. Andrea Iannone ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 1m 33.018s +0.371s [17/19] 317km/h

3. Cal Crutchlow GBR CWM LCR Honda (RC213V) 1m 33.126s +0.479s [19/19] 316km/h

4. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 1m 33.176s +0.529s [4/16] 314km/h

5. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 33.502s +0.855s [21/22] 312km/h

6. Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V) 1m 33.517s +0.870s [17/20] 315km/h

7. Dani Pedrosa ESP Repsol Honda Team (RC213V) 1m 33.597s +0.950s [17/17] 313km/h

8. Yonny Hernandez COL Pramac Racing (Desmosedici GP14.2) 1m 33.646s +0.999s [17/20] 308km/h

9. Pol Espargaro ESP Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 33.694s +1.047s [21/22] 311km/h

10. Valentino Rossi ITA Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 1m 33.782s +1.135s [19/19] 308km/h

11. Maverick Viñales ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR)* 1m 33.837s +1.190s [18/19] 305km/h

12. Danilo Petrucci ITA Pramac Racing (Desmosedici GP14.1) 1m 34.057s +1.410s [17/18] 308km/h

13. Scott Redding GBR Estrella Galicia 0,0 Marc VDS (RC213V) 1m 34.097s +1.450s [20/24] 308km/h

14. Aleix Espargaro ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR) 1m 34.214s +1.567s [9/11] 301km/h

15. Hector Barbera ESP Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 34.332s +1.685s [21/21] 314km/h

16. Alvaro Bautista ESP Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 34.341s +1.694s [16/18] 304km/h

17. Jack Miller AUS CWM LCR Honda (RC213V-RS)* 1m 34.505s +1.858s [18/21] 302km/h

18. Nicky Hayden USA Aspar MotoGP Team (RC213V-RS) 1m 34.604s +1.957s [16/18] 302km/h

19. Stefan Bradl GER Athina Forward Racing (Forward Yamaha) 1m 34.759s +2.112s [6/16] 307km/h

20. Loris Baz FRA Athina Forward Racing (Forward Yamaha)* 1m 35.000s +2.353s [16/17] 301km/h

21. Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (RC213V-RS) 1m 35.101s +2.454s [12/18] 304km/h

22. Mike Di Meglio FRA Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 35.487s +2.840s [19/19] 309km/h

23. Eugene Laverty IRL Aspar MotoGP Team (RC213V-RS)* 1m 35.511s +2.864s [14/17] 302km/h

24. Alex De Angelis RSM Octo IodaRacing (ART) 1m 35.671s +3.024s [16/18] 297km/h

25. Marco Melandri ITA Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 35.711s +3.064s [17/17] 304km/h




Piloti con accesso diretto alla QP2:

1. Jorge Lorenzo ESP Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1)

2. Andrea Iannone ITA Ducati Team (Desmosedici GP15)

3. Cal Crutchlow GBR CWM LCR Honda (RC213V)

4. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (Desmosedici GP15)

5. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1)

6. Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V)

7. Dani Pedrosa ESP Repsol Honda Team (RC213V)

8. Yonny Hernandez COL Pramac Racing (Desmosedici GP14.2)

9. Valentino Rossi ITA Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1)

10. Pol Espargaro ESP Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1)


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Libere 4

I tempi

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1. Loris Baz FRA Athina Forward Racing (Forward Yamaha)* 1m 41.913s [Lap 11/11] 296km/h (Top Speed)

2. Alex De Angelis RSM Octo IodaRacing (ART) 1m 43.312s +1.399s [9/9] 288km/h

3. Dani Pedrosa ESP Repsol Honda Team (RC213V) 1m 43.434s +1.521s [8/9] 292km/h

4. Valentino Rossi ITA Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 1m 44.083s +2.170s [12/13] 294km/h

5. Cal Crutchlow GBR CWM LCR Honda (RC213V) 1m 44.262s +2.349s [9/10] 300km/h

6. Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V) 1m 44.270s +2.357s [9/11] 290km/h

7. Jorge Lorenzo ESP Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 1m 44.452s +2.539s [12/12] 292km/h

8. Scott Redding GBR Estrella Galicia 0,0 Marc VDS (RC213V) 1m 44.635s +2.722s [9/9] 288km/h

9. Danilo Petrucci ITA Pramac Racing (Desmosedici GP14.1) 1m 44.692s +2.779s [10/11] 294km/h

10. Maverick Viñales ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR)* 1m 45.588s +3.675s [12/13] 292km/h

11. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 1m 46.311s +4.398s [6/7] 297km/h

12. Alvaro Bautista ESP Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 46.364s +4.451s [12/13] 288km/h

13. Marco Melandri ITA Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 46.831s +4.918s [10/11] 283km/h

14. Pol Espargaro ESP Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 46.972s +5.059s [10/10] 296km/h

15. Yonny Hernandez COL Pramac Racing (Desmosedici GP14.2) 1m 47.742s +5.829s [5/6] 290km/h

16. Jack Miller AUS CWM LCR Honda (RC213V-RS)* 1m 47.818s +5.905s [6/9] 288km/h

17. Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (RC213V-RS) 1m 47.905s +5.992s [10/11] 292km/h

18. Nicky Hayden USA Aspar MotoGP Team (RC213V-RS) 1m 48.434s +6.521s [5/7] 288km/h

19. Mike Di Meglio FRA Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 48.657s +6.744s [9/10] 290km/h

20. Stefan Bradl GER Athina Forward Racing (Forward Yamaha) 1m 48.757s +6.844s [6/9] 279km/h

21. Hector Barbera ESP Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 49.175s +7.262s [7/11] 284km/h

22. Aleix Espargaro ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR) 1m 49.342s +7.429s [6/7] 282km/h

23. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 49.453s +7.540s [4/5] 294km/h

24. Eugene Laverty IRL Aspar MotoGP Team (RC213V-RS)* 1m 50.321s +8.408s [8/9] 287km/h

25. Andrea Iannone ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 1m 53.101s +11.188s [4/6] 275km/h


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Qualifiche

Marquez imprendibile nello sprint

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Dopo un lungo lavoro in sordina in prova, spesso e volentieri con gomme molto usurate, Marc Marquez cambiato passo in qualifica a Le Mans, trasformandosi da maratoneta a centometrista, centrando la terza pole position stagionale. I campioni si vedono anche da questo, e che il 93 appartenga a questa “casta” illuminata lo si sapeva già. Certo che, dopo i distacchi accusati nelle FP3, i decimi pesanti rifilati agli avversari – mezzo secondo abbondante ad Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo, che chiudono la prima fila – valgono più di mille parole: lui, e la Honda, sono pronti a dare battaglia anche se la RC213V non pare la stessa “schiacciasassi” dell’inizio della scorsa stagione e le manca ancora qualcosa in ingresso di curva.

Nonostante la grande forma di Marquez nello sprint, le gare si giocano su distanze più lunghe. Cronologici alla mano, sia Dovizioso che soprattutto Lorenzo hanno dimostrato di avere un bel “fiato”. A mischiare le carte, come spesso accade sul tracciato Bugatti, potrebbe però essere il meteo. Forse, segretamente, sperano anche in questo Andrea Iannone (quinto a +0.755 tra Crutchlow e Smith) e Valentino Rossi (settimo a +1.106). Il primo è infatti costretto a pagare dazio sulla lunga distanza vista la recente lussazione della spalla nei test al Mugello; il secondo deve ancora sistemare alla perfezione l’anteriore della sua M1, ma il tempo stringe e gli resteranno solo i 20 minuti di WUP, meteo permettendo, per cercare conferme. In terza fila, alle sue spalle, anche Dani Pedrosa (che rientra dopo tre gare di stop per l’operazione all’avambraccio) e Danilo Petrucci, in crescita sulla Ducati del team Pramac. Dal parco chiuso:


Marquez: “Ieri ed oggi abbiamo lavorato in maniera diversa dal solito, ma sono contento perché in qualifica siamo riusciti a trovare la prestazione. Domani mi aspetto che Lorenzo vada forte, sarà dura, ma daremo il massimo per stare con lui”.

Dovizioso: “Non ho fatto un gran bel giro, forse non mi sono preparato bene fisicamente e mentalmente dopo la pioggia. Ero un po’ rigido. La prima fila va bene, ma si poteva fare di più quindi sono un po’ scocciato. Per la gara però siamo messi bene, anche se non so cosa aspettarmi dai nostri avversari”.

Lorenzo: “Non ho fatto nessun giro buono. Con il primo pneumatico sono uscito di pista, con il secondo ho sbagliato la chicane. Potrei essere più vicino a Marc, se non in pole, ma la moto mi dà ottime sensazioni ed abbiamo il passo per vincere. Speriamo che non piova”.


Q2 – Petrucci sigla un 1’34.323 con extra-soft mettendosi temporaneamente al comando davanti ad Aleix Espargaró, ma è Crutchlow il più veloce al primo passaggio in 1’34.084. Al secondo tentativo, Marquez risponde con 1’33.374, ed anche Pedrosa scende sotto 1’34 ma resta a mezzo secondo abbondante dal compagno di squadra. Terzo Dovizioso in 1’33.692.

La risposta di Yamaha arriva con Lorenzo, con un 1’33.369. Marquez però è in grande spolvero, e fa un 1’32.983, abbattendo per la prima volta il muro di 1’33. Nel frattempo, Iannone si porta al secondo posto a 0.322 da Marquez. In difficoltà Rossi, dodicesimo ad un secondo e mezzo.

Dopo la consueta pausa ai box, Smith è il primo a “lanciarsi” arrivando fino al terzo posto, che gli viene però soffiato immediatamente da Lorenzo. Marquez accende caschi rossi ma sbaglia all’ultimo settore ed è costretto a prendere spazio per un ultimo tentativo. Non sarà un problema, dal momento che al giro successivo il campione in carica lima altri sette decimi scendendo a 1’32.246, a due decimi dal (suo) best lap del 2014 nonostante le condizioni tutt'altro che ideali della pista. Dovizioso risponde con il secondo tempo a +0.503, davanti a Lorenzo, Crutchlow e Iannone. Rossi migliora ma si deve accontentare del settimo tempo (+1.106) davanti a Pedrosa e Petrucci.


Q1 – Petrucci apre le danze con un 1’34.833, un tempo simile a quello realizzato dal ternano nel mattino. Aleix Espargaró si porta momentaneamente in seconda posizione a 34 millesimi nonostante i forti dolori alla schiena ed alla mano in seguito ad un high-side durante la FP3. Hayden e Laverty sono i primi esclusi, a circa un decimo dal pilota Ducati.

Risponde Viñales in 1’34.578 con Suzuki, ma il tempo del rookie spagnolo è subito migliorato da Redding per 27 millesimi. Fa anche meglio A. Espargaró, in 1’34.276. Il catalano lima altri 63 millesimi al passaggio successivo, mentre cade Redding alla curva 4.

Finale, come sempre, concitato. Petrucci scende a 1’33.923 con la extra-soft. A. Espargaró è 0.290 secondi ma decide che basta così e torna ai box. Viñales accende un casco rosso al primo settore ma poi perde e si deve accontentare del terzo tempo. È lui il primo degli esclusi, davanti ad Hayden, Redding e Bradl. In coda le Aprilia, con Bautista davanti a De Angelis e Melandri.


I tempi - QP1:


1. Danilo Petrucci ITA Pramac Racing (Desmosedici GP14.1) 1m 33.923s [Lap 7/8] 307km/h (Top Speed)

2. Aleix Espargaro ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR) 1m 34.213s +0.290s [7/8] 298km/h



3. Maverick Viñales ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR)* 1m 34.245s +0.322s [9/9] 300km/h

4. Nicky Hayden USA Aspar MotoGP Team (RC213V-RS) 1m 34.267s +0.344s [7/8] 298km/h

5. Scott Redding GBR Estrella Galicia 0,0 Marc VDS (RC213V) 1m 34.551s +0.628s [4/6] 304km/h

6. Stefan Bradl GER Athina Forward Racing (Forward Yamaha) 1m 34.575s +0.652s [8/9] 307km/h

7. Mike Di Meglio FRA Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 34.833s +0.910s [8/8] 311km/h

8. Jack Miller AUS CWM LCR Honda (RC213V-RS)* 1m 34.858s +0.935s [8/8] 304km/h

9. Hector Barbera ESP Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 34.870s +0.947s [8/8] 310km/h

10. Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (RC213V-RS) 1m 34.940s +1.017s [9/9] 302km/h

11. Eugene Laverty IRL Aspar MotoGP Team (RC213V-RS)* 1m 34.947s +1.024s [5/7] 302km/h

12. Loris Baz FRA Athina Forward Racing (Forward Yamaha)* 1m 35.456s +1.533s [7/7] 298km/h

13. Alvaro Bautista ESP Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 35.458s +1.535s [7/9] 298km/h

14. Alex De Angelis RSM Octo IodaRacing (ART) 1m 35.680s +1.757s [7/8] 292km/h

15. Marco Melandri ITA Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 37.522s +3.599s [6/8] 298km/h


QP 2:


1. Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V) 1m 32.246s [Lap 8/9] 313km/h (Top Speed)

2. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 1m 32.749s +0.503s [8/8] 313km/h

3. Jorge Lorenzo ESP Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 1m 32.846s +0.600s [8/8] 310km/h

4. Cal Crutchlow GBR CWM LCR Honda (RC213V) 1m 32.897s +0.651s [9/9] 310km/h

5. Andrea Iannone ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 1m 33.001s +0.755s [7/9] 316km/h

6. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 33.299s +1.053s [8/9] 309km/h

7. Valentino Rossi ITA Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 1m 33.352s +1.106s [8/9] 307km/h

8. Dani Pedrosa ESP Repsol Honda Team (RC213V) 1m 33.419s +1.173s [4/9] 313km/h

9. Danilo Petrucci ITA Pramac Racing (Desmosedici GP14.1) 1m 33.556s +1.310s [7/9] 310km/h

10. Aleix Espargaro ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR) 1m 33.665s +1.419s [4/6] 299km/h

11. Yonny Hernandez COL Pramac Racing (Desmosedici GP14.2) 1m 33.714s +1.468s [9/9] 308km/h

12. Pol Espargaro ESP Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 33.724s +1.478s [8/8] 310km/h




13. Maverick Viñales ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR)* 1m 34.245s 300km/h

14. Nicky Hayden USA Aspar MotoGP Team (RC213V-RS) 1m 34.267s 298km/h

15. Scott Redding GBR Estrella Galicia 0,0 Marc VDS (RC213V) 1m 34.551s 304km/h

16. Stefan Bradl GER Athina Forward Racing (Forward Yamaha) 1m 34.575s 307km/h

17. Mike Di Meglio FRA Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 34.833s 311km/h

18. Jack Miller AUS CWM LCR Honda (RC213V-RS)* 1m 34.858s 304km/h

19. Hector Barbera ESP Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 34.870s 310km/h

20. Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (RC213V-RS) 1m 34.940s 302km/h

21. Eugene Laverty IRL Aspar MotoGP Team (RC213V-RS)* 1m 34.947s 302km/h

22. Loris Baz FRA Athina Forward Racing (Forward Yamaha)* 1m 35.456s 298km/h

23. Alvaro Bautista ESP Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 35.458s 298km/h

24. Alex De Angelis RSM Octo IodaRacing (ART) 1m 35.680s 292km/h

25. Marco Melandri ITA Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 37.522s 298km/h


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Edited by VeroVero88 - 17/5/2015, 20:21
view post Posted: 29/4/2015, 23:56 GP Jerez - MotoGp
Indice
Orari e programmazione TV

Melandri: "conto molto sulle novità tecniche in vista di questo appuntamento"




Orari e programmazione TV

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In diretta su Sky Sport MotoGP HD - Canale 208



Venerdì 1 maggio


09:55 - 10:40 - Libere 1

14:05 - 14:50 - Libere 2



Sabato 2 maggio


09:55 - 10:40 - Libere 3

13:30 - 14:00 - Libere 4

14:10 - 14:25 - Qualifiche 1

14:35 - 14:50 - Qualifiche 2



Domenica 3 maggio


09:40 - 10:00 - Warm up

14:00 - Gara




Programmazione su Cielo - Canale 26 DTT



Sabato 2 maggio

STUDIO MotoGP™ alle 19.30

LE QUALIFICHE alle 19.50

STUDIO MotoGP™ alle 21.00


Domenica 3 maggio

STUDIO MotoGP™ alle 13.55

GARA Moto3™ alle 14.15

STUDIO MotoGP™ alle 15.10

GARA Moto2™ alle 15.35

STUDIO MotoGP™ alle 16.30

STUDIO MotoGP™ alle 18.20

GARA MotoGP™ alle 18.35

STUDIO MotoGP™ alle 19.40

REPLICA GARA MotoGP™ alle 23.00






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Melandri: "conto molto sulle novità tecniche in vista di questo appuntamento"




erez (Spagna), 28 aprile 2015 - Aprilia Racing Team Gresini arriva alla prima gara europea per confermare i primi progressi messi in mostra dalle RS-GP nelle trasferte americane. Ad Austin è arrivato il primo punto grazie al piazzamento di Bautista, in Argentina si è sensibilmente ridotto il gap dai primi e dal gruppo centrale di moto e piloti mentre Melandri ha molto avvicinato il compagno di team.

Il classicissimo appuntamento sulla pista di Jerez arriva per confermare e consolidare questo processo di crescita che è il primo obiettivo della stagione 2015 per il team italiano. La prima parte di gare europee dovrà anche consentire al team di lavorare di più sulle moto e accelerarne lo sviluppo.



ROMANO ALBESIANO (Responsabile Aprilia Racing)

"Le prime tre gare ci hanno messo di fronte alla dimensione della sfida che abbiamo accettato entrando in MotoGP con un anno di anticipo. Nessuna sorpresa ma la conferma che il livello di moto e piloti, cresciuto rispetto alle ultime stagioni, è altissimo. Per questo abbiamo accolto i primi progressi come un segnale positivo e importante. In particolare in Argentina abbiamo portato entrambe le moto al traguardo, ridotto il gap dai primi e chiuso a pochi secondi, poco più di quattro, da quel gruppo centrale che è al momento il nostro obiettivo. Inoltre Marco si è notevolmente avvicinato ad Alvaro a conferma di un miglior feeling con la moto. Sono tutte indicazioni importanti che dovremo confermare. Le prossime settimane ci consentiranno anche di sviluppare più rapidamente la RS-GP, operazione molto complessa durante le trasferte extra europee, per seguire le indicazioni uscite da questa prima parte di stagione".


FAUSTO GRESINI (Team Manager)

“A Jerez inizia la lunga stagione europea del Mondiale, in una pista sulla quale abbiamo già effettuato dei test: sarebbe bello poter compiere altri passi in avanti. In Argentina del resto abbiamo dimostrato di poter lottare per le posizioni dalla dodicesima in poi: in linea con le nostre aspettative. Continueremo a lavorare per crescere a piccoli passi, con decisione e tanta voglia di fare”.


ALVARO BAUTISTA

"Come ogni anno, l’appuntamento di Jerez rappresenta per me un’occasione speciale. Saranno presenti tanti tifosi per supportarmi. Continueremo a lavorare sodo per portare avanti lo sviluppo della moto, come abbiamo fatto sia ad Austin che in Argentina, sperando di poter individuare nuove soluzioni valide. La pista è molto difficile, presentando curve di tutti i tipi, per cui sarà importante lavorare bene sul set-up e anche sull’erogazione della potenza, perché ci sono molte ripartenze da bassa velocità nelle quali servirà una buona trazione”.


MARCO MELANDRI

“La pista di Jerez è molto bella, ma anche molto difficile e completa dal punto di vista tecnico, presentando sia curve lente che curve veloci. Una situazione particolarmente impegnativa, la ripartenza dalle curve lente è un'area nella quale dobbiamo migliorare, ma conto molto sulle novità tecniche approntate da Aprilia in vista di questo appuntamento. Spero possano farci compiere un altro passo in avanti, noi daremo il massimo come sempre”.


bearacer.com

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view post Posted: 20/4/2015, 19:29 GP Argentina Rio Hondo - MotoGp
Warm up

Marquez 1° con la gomma più morbida

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Le temperature più basse di oggi sulla pista di Termas de Rio Hondo e la possibilità di pioggia (i piloti hanno provato anche il cambio moto) potrebbero portare grande incertezza nella gara della MotoGP. Nel warm up i piloti hanno cercato di adeguarsi alle nuove condizioni della pista e di trovare la gomma migliore da usare in gara, discorso che vale per Honda e Yamaha le uniche ad avere a disposizione la extra-dura al posteriore che hanno usato anche durante il warm up.

Il più veloce nel turno è stato Marc Marquez con il tempo di 1’38”671 ma fatto segnare con la gomma più morbida, mentre le Yamaha hanno girato sempre con la extra-dura. Bene la Honda anche con Cal Crutchlow 2° a 0”340, anche lui con mescola soffice.

Deve essere quindi interpretato il terzo crono di Jorge Lorenzo, staccato di 0”368. Il maiorchino è stato più tempo possibile in pista mostrando un ottimo ritmo di 1’39” basso, salvo poi salire verso il 1’40” verso la fine del turno .

Bene è andato anche Andrea Iannone, 4° con la Ducati a 0”391 e anche lui abbastanza costante. Alle spalle del ducatista si è piazzato al 5° posto, a 0”727, Valentino Rossi che ha fatto un lavoro molto simile a quello del compagno di squadra. Anche il Dottore ha lavorato più sul passo che sulla prestazione pura con la extra-hard e si è migliorato proprio a fine turno

Sesto posto per il redivivo Pol Espargarò, in grande difficoltà ieri, davanti a un Andrea Dovizioso più opaco del solito, Redding, Hernandez e Smith. In difficoltà la Suzuki: Aleix Espargarò – che partirà dalla seconda casella – è solo 11°, addirittura ultimo Vinales.

Scorrendo la classifica, non ha brillato nemmeno Danilo Petrucci solo 18°, mentre la prima Aprilia è 19° con Alvaro Bautista che ha alle sue spalle Alex De Angelis con la ART, mentre è 24° Marco Melandri.


I tempi:


1. Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V) 1m 38.671s [Lap 10/12] 326km/h (Top Speed)

2. Cal Crutchlow GBR CWM LCR Honda (RC213V) 1m 39.011s +0.340s [10/10] 327km/h

3. Jorge Lorenzo ESP Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 1m 39.039s +0.368s [4/13] 321km/h

4. Andrea Iannone ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 1m 39.062s +0.391s [4/12] 329km/h

5. Valentino Rossi ITA Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 1m 39.398s +0.727s [12/12] 318km/h

6. Pol Espargaro ESP Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 39.526s +0.855s [5/12] 323km/h

7. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 1m 39.577s +0.906s [4/12] 328km/h

8. Scott Redding GBR Estrella Galicia 0,0 Marc VDS (RC213V) 1m 39.716s +1.045s [3/12] 324km/h

9. Yonny Hernandez COL Pramac Racing (Desmosedici GP14.2) 1m 39.733s +1.062s [4/11] 321km/h

10. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 39.770s +1.099s [5/12] 324km/h

11. Aleix Espargaro ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR) 1m 40.014s +1.343s [10/10] 317km/h

12. Nicky Hayden USA Aspar MotoGP Team (RC213V-RS) 1m 40.189s +1.518s [3/11] 316km/h

13. Eugene Laverty IRL Aspar MotoGP Team (RC213V-RS)* 1m 40.262s +1.591s [10/10] 319km/h

14. Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (RC213V-RS) 1m 40.264s +1.593s [4/11] 319km/h

15. Stefan Bradl GER Athina Forward Racing (Forward Yamaha) 1m 40.393s +1.722s [3/11] 320km/h

16. Hiroshi Aoyama JPN Repsol Honda Team (RC213V) 1m 40.394s +1.723s [9/10] 324km/h

17. Mike Di Meglio FRA Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 40.530s +1.859s [3/8] 324km/h

18. Danilo Petrucci ITA Pramac Racing (Desmosedici GP14.1) 1m 40.554s +1.883s [4/11] 323km/h

19. Alvaro Bautista ESP Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 40.653s +1.982s [12/12] 313km/h

20. Alex De Angelis RSM Octo IodaRacing (ART) 1m 40.663s +1.992s [3/12] 310km/h

21. Jack Miller AUS CWM LCR Honda (RC213V-RS)* 1m 40.765s +2.094s [3/11] 318km/h

22. Hector Barbera ESP Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 40.831s +2.160s [7/10] 322km/h

23. Loris Baz FRA Athina Forward Racing (Forward Yamaha)* 1m 40.850s +2.179s [5/12] 314km/h

24. Marco Melandri ITA Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 40.862s +2.191s [3/12] 315km/h

25. Maverick Viñales ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR)* 1m 41.237s +2.566s [5/12] 316km/h


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Gara

Magico Rossi, Marquez non si arrende e sbaglia

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Una cosa è certa: questo decimo titolo Valentino non vuole lasciarselo di certo sfuggire. L’abbiamo capito al via della stagione in Qatar, ne abbiamo avuta la riconferma in Argentina, dove Rossi ha centrato l’84° sigillo in carriera nella classe regina, il 110° in totale. Un successo tutto in rimonta per il 46, condito da grinta, rabbia e determinazione. Non si è mai dato per vinto l’alfiere Yamaha in questo GP di Termas de Rio Hondo, in particolare quando Marquez era andato in fuga nelle prime tornate.

Alla fine la scelta della gomma dura al posteriore ha ripagato il Dottore, che giro dopo giro è tornato sotto, arrivando negli scarichi del 93. Da lì la battaglia per il gradino più altro del podio, dove Marquez cade a terra in seguito ad un contatto con la posteriore della M1. Non voleva lasciare il successo al rivale, ma alla fine la manovra azzardata di Marquez l'ha costretto a deporre le armi. Un autogol in pieno stile. L’uscita di scena dello spagnolo lascia strada aperta verso la seconda affermazione stagionale di Rossi che in solitaria trionfa. Rossi alza le braccia la cielo, senza dimenticare il duello con la Honda del rivale: “Mi dispiace un sacco per Marc – ha affermato il 46 – spero non si sia fatto male. Ero davanti a lui e ho sentito che mi ha toccato, credo quindi sia colpa sua. Ovviamente sono entusiasta per questo risultato - ha proseguito – ho dato tutto quello che avevo. Sapevo che la scelta della gomma ci avrebbe premiato e così è stato. Siamo sempre in testa al campionato, servirà quindi continuare su questa strada”.

Valentino è lassù in cima al podio. Al suo fianco c’è ancora una volta Andrea Dovizioso, eroico nel portare nuovamente la Ducati nelle prime tre posizioni. Al forlivese resta il rammarico per il deterioramento della gomma, che lo ha costretto a rinunciare alla bagarre finale: “Negli ultimi giri non avevo forse il passo sperato – ha analizzato l’alfiere di Borgo Panigale – Valentino oggi era più veloce, però sono entusiasta, perché abbiamo ridotto il divario da Rossi e questo è un aspetto importante per la nostra GP15. Questa gara mi ha permesso di capire ancora di più la moto e sono molto fiducioso per Jerez”.

Se non fosse per il sorpasso di Crutchlow su Iannone alla penultima curva, avremmo rivisto lo stesso podio del Qatar. Questa volta però ci si è messo di mezzo l’alfiere LCR a negare il terzo posto all’abruzzese. Un Crutchlow più che soddisfatto: “Credo sia stata una grandissima battaglia con le Ducati – ha spiegato l’inglese – non mi sono mai voluto dare per vinto e proprio per questo il podio è meritato. Abbiamo lavorato tanto con la squadra e la scelta della gomma ha premiato”. Alle loro spalle un deludente Lorenzo, soltanto quinto.

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LA CRONACA - Yamaha con la dura, mentre Marquez e le Ducati puntano sulla media. Allo spegnimento dei semafori Marquez deve subito fare i conti con un agguerrito Espargaro. L’alfiere Suzuki insidia il campione in carica, ma il 93 chiude ogni varco. Dalla seconda fila emerge Lorenzo, che al termine prima tornata si mette alle spalle della Honda. L’alfiere Yamaha non riesce a tenere il passo della Honda, tanto che Marquez mette già un secondo sugli inseguitori. Lorenzo è costretto a guardarsi alle spalle, tanto che Crutchlow e le Ducati lo infilano alla seconda tornata, mentre Rossi è sesto, davanti a Espargaro.

Dopo sole tre tornate Marquez fa il vuoto, tanto da accumulare oltre due secondi di vantaggio. Lo spagnolo è l’unico a girare sotto il muro dell’1’40. Con il campione del mondo in fuga, la lotta è tutta per la seconda posizione, dove Cruchlow è chiamato a tenere a bada le Ducati di Dovizioso e Iannone. Valentino suona la carica, rendendosi minaccioso negli scarichi del compagno di squadra. L’attacco decisivo su Lorenzo giunge al quinto giro, con il Dottore che mette nel mirino Iannone. Intanto Petrucci naviga in nona posizione, preceduto da Espargaro e Smith. Attimi da paura invece per la Ducati Pramac di Hernandez che va a fuoco. Il colombiano è quindi costretto ad alzare bandiera bianca, scampando alle fiamme.

Quando mancano 18 tornate al termine, Andrea Dovizioso rompe gli indugi, infilando Crutchlow e agganciando la seconda posizione alle spalle di Marquez. Anche Rossi suona la carica. Nel giro seguente il pesarese passa Iannone, in seguito approfitta di un largo dell’inglese per mettersi alle spalle di Dovizioso.

Sembra quindi di rivedere il copione del Texas, con Marquez in fuga e i due italiani a darsi battaglia. Il duello si accenda alla decima tornata, quando la M1 del Dottore sopravanza la GP15 del forlivese. Nella top ten perde contatto Petrucci, retrocesso all’undicesimo posto, mentre Melandri e l’Aprilia si trovano a ridosso della ventesima posizione.

Sotto il muro dell’1’40 scendono anche Rossi e Dovizioso. I due portano il distacco da Marquez a poco più di tre secondi. Valentino gira due decimi più veloce rispetto al tempo del leader della corsa, riducendo il gap a 2”5 quando ci sono ancora sette giri da disputare. Alle spalle del terzetto di testa è battaglia vera tra Crutchlow e Iannone per il primo gradino sotto il podio. Si sveglia anche Lorenzo, giungendo negli scarichi della Ducati.

A sei giri dalla fine Marquez continua a perdere terreno, tanto che il vantaggio dell’alfiere Honda si riduce a solo 1”5. Valentino e Dovizioso fanno sentire la pressione al 93, il quale accusa problemi di deterioramento alla gomma.

Quando mancano cinque tornate alla bandiera a scacchi, Rossi strappa un 1’39”019 da paura. Il campione in carica della classe regina ormai è braccato. Solo sei decimi separano Valentino da Marquez, mentre Dovizioso perde terreno dalla M1 del Dottore.

Nel frattempo durante la lotta per l'11° posto Danilo Petrucci entra duro in staccata su Hiroshi Aoyama che finisce in terra. all'italiano verrà dato un punto di penalizzazione, ma gli occhi degli spettatori sono puntati sulla testa della gara.

La Yamaha del 46 è negli scarichi della Honda. Valentino studia da vicino il rivale per capire dove colpire. Rossi attacca in curva tre, ma arriva lungo, Marquez si riprende quindi la posizione. La battaglia è solo all’inizio, perche il 46 ci riprova due curve dopo. Il Dottore passa, il pilota di Cervera prova allora a reagire, ma tocca la posteriore della M1 finendo incredibilmente a terra. Con Marquez fuori dai giochi, Valentino corre in solitaria verso la seconda vittoria stagionale, mentre Dovizioso porta per la terza volta consecutiva la GP 15 sul podio. Beffata all’ultima curva l’altra Ducati di Iannone, costretto ad inchinarsi di fronte ad un sorpasso al cardiopalmo di Crutchlow. Per Petrucci undicesimo posto, ventesimo Melandri.


I tempi:


1. Valentino Rossi ITA Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 41m 35.644s

2. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 41m 41.329s

3. Cal Crutchlow GBR CWM LCR Honda (RC213V) 41m 43.942s

4. Andrea Iannone ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 41m 43.996s

5. Jorge Lorenzo ESP Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 41m 45.836s

6. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 41m 55.520s

7. Aleix Espargaro ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR) 41m 59.977s

8. Pol Espargaro ESP Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 42m 3.314s

9. Scott Redding GBR Estrella Galicia 0,0 Marc VDS (RC213V) 42m 10.041s

10. Maverick Viñales ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR)* 42m 10.452s

11. Danilo Petrucci ITA Pramac Racing (Desmosedici GP14.1) 42m 15.850s

12. Jack Miller AUS CWM LCR Honda (RC213V-RS)* 42m 18.298s

13. Hector Barbera ESP Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 42m 18.373s

14. Loris Baz FRA Athina Forward Racing (Forward Yamaha)* 42m 18.497s

15. Stefan Bradl GER Athina Forward Racing (Forward Yamaha) 42m 18.681s

16. Nicky Hayden USA Aspar MotoGP Team (RC213V-RS) 42m 18.896s

17. Eugene Laverty IRL Aspar MotoGP Team (RC213V-RS)* 42m 19.044s

18. Mike Di Meglio FRA Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 42m 19.452s

19. Alvaro Bautista ESP Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 42m 20.522s

20. Marco Melandri ITA Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 42m 31.880s

21. Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (RC213V-RS) 42m 39.015s

22. Alex De Angelis RSM Octo IodaRacing (ART) 42m 44.088s


Hiroshi Aoyama JPN Repsol Honda Team (RC213V) DNF

Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V) DNF

Yonny Hernandez COL Pramac Racing (Desmosedici GP14.2) DNF


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Melandri: "Ero partito bene e da metà gara in poi ho ritrovato la stessa moto dei giorni scorsi"

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Termas de Rio Hondo (Argentina), 19 aprile 2015 - Nella seconda corsa americana, sul circuito argentino di Termas di Rio Hondo, Aprilia Racing Team Gresini ha confermato i progressi messi in mostra ad Austin. Le due RS-GP, per la prima volta entrambe al traguardo, hanno ridotto sensibilmente il gap sia dai primi sia dal gruppone di centro.

Una condotta conservativa dei due rider nella prima parte di gara non ha consentito loro di lottare per posizioni da punti, Bautista ha chiuso al 19esimo posto precedendo Melandri 20esimo, con entrambi in rimonta nelle battute finali della gara. Ma il dato cronometrico (poco più di 4 secondi dall'11esimo posto) alla fine, premia il loro lavoro di sviluppo e quello dell'intero team.


ROMANO ALBESIANO (Responsabile Aprilia Racing)

"Il risultato di oggi, in termini cronometrici, è molto positivo, abbiamo finito con Alvaro a 4 secondi e 672 dall'undicesimo posto e a circa 44 secondi dal primo. Mi sarebbe piaciuto un piazzamento finale migliore ma forse siamo stati troppo prudenti nella prima parte di gara. Però il passo mostrato complessivamente, sia da Alvaro sia da Marco, è stato molto vicino a quello dei piloti a centro gruppo. Una prestazione incoraggiante e anche Marco ha confermato di essersi ormai avvicinato molto alle prestazioni del compagno".


FAUSTO GRESINI (Team Manager)

"Al di là del piazzamento finale, che poteva essere senz'altro migliore, abbiamo fatto una buona gara, girando col gruppo che lotta stabilmente per i punti. Con una prima parte più rapida un miglior piazzamento era sicuramente alla nostra portata. Ma ce ne torniamo a casa avendo fatto uno step di miglioramento con entrambi i piloti, anche Marco ha evidentemente trovato qui un po' più di fiducia e di feeling. Guardiamo avanti con ottimismo".


ALVARO BAUTISTA

"Nella parte iniziale della corsa sono stato troppo tranquillo: volevo preservare le gomme, poi in realtà ho notato un'usura minore, probabilmente perché le condizioni della pista erano migliori. Nel finale ho provato a spingere di più, anche se a quel punto il gruppo di piloti davanti a me aveva già un margine che non sono più riuscito a ricucire. In ogni caso, abbiamo portato a termine un'altra gara importante, riducendo anche il gap dal vincitore rispetto a quanto accaduto in Texas. Adesso guardiamo già a Jerez, sede della prima gara europea, con l'obiettivo di migliorarci ulteriormente. Ringrazio la squadra, che lavora sempre tantissimo: ogni volta facciamo un piccolo passo in avanti e riusciamo a individuare meglio ciò di cui abbiamo bisogno per crescere".


MARCO MELANDRI

"Onestamente oggi speravo di poter stare con il gruppo di piloti davanti a me, ma all'inizio della gara ho perso molto tempo, soffrendo la mancanza di stabilità all'anteriore e il poco grip al posteriore. Peccato, perché ero anche partito bene e da metà gara in poi ho ritrovato la stessa moto dei giorni scorsi, che mi permetteva di girare su un buon passo, sempre sul piede di 1'41"5".


bearacer.com

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Edited by VeroVero88 - 20/4/2015, 20:50
view post Posted: 19/4/2015, 11:38 GP Argentina Rio Hondo - MotoGp
Libere 3

Honda all'attacco: 1° Marquez

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Il tempo è stato benevolo con i piloti nel secondo giorno di prove in Argentina e il sole splende sul circuito di Termas de Rio Hondo. Le FP3 sono un turno importante per riuscire a entrare nei primi 10 e conquistare l’accesso diretto alle Q2, mentre ci saranno poi le FP4 per fare gli ultimi ritocchi alle moto in vista della gara. I piloti Honda e Yamaha Factory hanno comunque usato i primi minuti della sessione per provare la gomma più dura al posteriore, per verificarne le prestazioni sulla distanza. L’obiettivo per tutti è trovare maggiore aderenza su una pista ancora lontana dalla perfezione come grip.

Terminati gli esperimenti, a dieci minuti dalla fine i piloti hanno incominciato a fare sul serio. La battaglia si è risolta solo sotto la bandiera a scacchi e sono due le Honda che hanno resistito agli attacchi degli avversari. La prima è quella di Marc Marquez (1’38”602) mentre la seconda è quella di Cal Crutchlow (a 56 millesimi), in Argentina molto competitivo sul giro secco come già ad Austin.

Il terzo tempo è per Aleix Espargarò, dominatore della prima giornata ma che in questo turno non è riuscito a migliorare il tempo fatto registare ieri. Che la Suzuki sia molto competitiva su questa pista lo dimostra anche il 9° tempo di Maverick Vinales. Il debuttante spagnolo sta facendo passi da gigante e sta sfruttando bene la sua moto.

I distacchi sono molto contenuti e ci sono ben 13 piloti in meno di 9 decimi. Seguono da vicino i primi le due Ducati, con Iannone davanti a Dovizioso. L’abruzzese 4° paga 0”189, il forlivese – che ha mostrato un buon passo – 5° a solo 27 millesimi in più. Le Desmosedici si sono messe alle spalle le due Yamaha ufficiali di Lorenzo e Rossi. Jorge è riuscito a limitare il distacco da Marquez in tre decimi e mezzo, poco sopra ai 4 quello di Valentino, che è sembrato essere leggermente più in difficoltà rispetto al compagno di squadra.

Bella prestazione per Danilo Petrucci sulla ‘vecchia’ GP14, suo l’ottavo tempo, mentre Redding chiude la Top Ten. Il primo escluso dalla Q2 è Pol Espargarò, 11°, peggio il suo compagno di squadra Smith, 13° dietro alla Honda Open di Eugene Laverty.

Da segnalare il buon 18° posto di Alvaro Bautista sulla Aprilia, che ha contenuto il gap dal primo in 1”336 e lasciato alle sue spalle Miller. Marco Melandri è invece 23° (a 1”930), Alex De Angelis 25°, unico insieme ad Aleix a non avere migliorato la prestazione di ieri.


I tempi:


1. Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V) 1m 38.602s [Lap 15/19] 330km/h (Top Speed)

2. Cal Crutchlow GBR CWM LCR Honda (RC213V) 1m 38.658s +0.056s [17/19] 323km/h

3. Andrea Iannone ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 1m 38.791s +0.189s [17/18] 327km/h

4. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 1m 38.818s +0.216s [15/17] 326km/h

5. Aleix Espargaro ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR) 1m 38.919s +0.317s [16/17] 316km/h

6. Jorge Lorenzo ESP Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 1m 38.952s +0.350s [17/19] 323km/h

7. Valentino Rossi ITA Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 1m 39.019s +0.417s [19/21] 325km/h

8. Danilo Petrucci ITA Pramac Racing (Desmosedici GP14.1) 1m 39.197s +0.595s [16/17] 325km/h

9. Maverick Viñales ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR)* 1m 39.253s +0.651s [13/16] 318km/h

10. Scott Redding GBR Estrella Galicia 0,0 Marc VDS (RC213V) 1m 39.312s +0.710s [18/19] 324km/h

11. Pol Espargaro ESP Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 39.326s +0.724s [16/19] 326km/h

12. Eugene Laverty IRL Aspar MotoGP Team (RC213V-RS)* 1m 39.362s +0.760s [14/18] 319km/h

13. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 39.471s +0.869s [17/22] 327km/h

14. Yonny Hernandez COL Pramac Racing (Desmosedici GP14.2) 1m 39.728s +1.126s [15/19] 327km/h

15. Nicky Hayden USA Aspar MotoGP Team (RC213V-RS) 1m 39.762s +1.160s [15/17] 319km/h

16. Hector Barbera ESP Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 39.794s +1.192s [17/17] 326km/h

17. Stefan Bradl GER Athina Forward Racing (Forward Yamaha) 1m 39.812s +1.210s [15/19] 325km/h

18. Alvaro Bautista ESP Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 39.938s +1.336s [14/17] 319km/h

19. Jack Miller AUS CWM LCR Honda (RC213V-RS)* 1m 39.999s +1.397s [14/18] 322km/h

20. Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (RC213V-RS) 1m 40.135s +1.533s [15/16] 318km/h

21. Hiroshi Aoyama JPN Repsol Honda Team (RC213V) 1m 40.188s +1.586s [20/20] 327km/h

22. Mike Di Meglio FRA Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 40.255s +1.653s [13/20] 327km/h

23. Marco Melandri ITA Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 40.532s +1.930s [15/18] 319km/h

24. Loris Baz FRA Athina Forward Racing (Forward Yamaha)* 1m 40.805s +2.203s [15/19] 316km/h

25. Alex De Angelis RSM Octo IodaRacing (ART) 1m 41.565s +2.963s [17/19] 311km/h




Piloti con accesso diretto alla Q2

1. Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V)

2. Cal Crutchlow GBR CWM LCR Honda (RC213V)

3. Aleix Espargaro ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR)

4. Andrea Iannone ITA Ducati Team (Desmosedici GP15)

5. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (Desmosedici GP15)

6. Jorge Lorenzo ESP Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1)

7. Valentino Rossi ITA Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1)

8. Danilo Petrucci ITA Pramac Racing (Desmosedici GP14.1)

9. Maverick Vinales ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR)*

10. Scott Redding GBR Estrella Galicia 0,0 Marc VDS (RC213V)


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Libere 4

I tempi

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1. Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V) 1m 39.265s [Lap 8/14] 328km/h (Top Speed)

2. Cal Crutchlow GBR CWM LCR Honda (RC213V) 1m 39.444s +0.179s [10/15] 323km/h

3. Jorge Lorenzo ESP Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 1m 39.506s +0.241s [3/15] 322km/h

4. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 1m 39.614s +0.349s [3/14] 324km/h

5. Valentino Rossi ITA Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 1m 39.666s +0.401s [15/15] 322km/h

6. Yonny Hernandez COL Pramac Racing (Desmosedici GP14.2) 1m 39.918s +0.653s [10/11] 325km/h

7. Andrea Iannone ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 1m 39.963s +0.698s [12/13] 325km/h

8. Scott Redding GBR Estrella Galicia 0,0 Marc VDS (RC213V) 1m 40.006s +0.741s [13/13] 322km/h

9. Pol Espargaro ESP Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 40.047s +0.782s [4/16] 325km/h

10. Aleix Espargaro ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR) 1m 40.080s +0.815s [3/13] 315km/h

11. Maverick Viñales ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR)* 1m 40.225s +0.960s [2/12] 313km/h

12. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 40.394s +1.129s [14/16] 325km/h

13. Eugene Laverty IRL Aspar MotoGP Team (RC213V-RS)* 1m 40.451s +1.186s [3/15] 316km/h

14. Hector Barbera ESP Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 40.576s +1.311s [3/9] 327km/h

15. Danilo Petrucci ITA Pramac Racing (Desmosedici GP14.1) 1m 40.601s +1.336s [2/11] 323km/h

16. Nicky Hayden USA Aspar MotoGP Team (RC213V-RS) 1m 40.672s +1.407s [11/13] 314km/h

17. Alvaro Bautista ESP Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 40.727s +1.462s [7/13] 313km/h

18. Stefan Bradl GER Athina Forward Racing (Forward Yamaha) 1m 40.738s +1.473s [13/14] 322km/h

19. Loris Baz FRA Athina Forward Racing (Forward Yamaha)* 1m 40.819s +1.554s [13/14] 317km/h

20. Jack Miller AUS CWM LCR Honda (RC213V-RS)* 1m 40.860s +1.595s [11/14] 319km/h

21. Hiroshi Aoyama JPN Repsol Honda Team (RC213V) 1m 40.862s +1.597s [3/14] 325km/h

22. Alex De Angelis RSM Octo IodaRacing (ART) 1m 41.083s +1.818s [3/13] 312km/h

23. Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (RC213V-RS) 1m 41.105s +1.840s [4/11] 315km/h

24. Mike Di Meglio FRA Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 41.121s +1.856s [9/11] 324km/h

25. Marco Melandri ITA Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 41.125s +1.860s [8/11] 314km/h


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Qualifiche

Incontenibile Marc Marquez

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Tre tentativi, due moto, una staccata di traverso lunga qualcosa come trecento metri. Marc Marquez diverte e si diverte a Termas de Rio Hondo, senza oltretutto strafare.

Che il campione del mondo si trovi particolarmente a suo agio in questo sabato argentino è evidente.

Così come nel giro veloce riesce a esprimere tutta la sua bravura e forza nel riuscire a gestire una moto che sembra sempre sul filo del rasoio. Imperterrito, il giovane pilota Honda chiude la sessione in 1'37.802, rifilando mezzo secondo al migliore dei suoi avversari.

Oggi Marquez ha mostrato la sua potenza, rimanendo l'unico a scendere sotto il muro dell'1'38. Cosa ancor più sconvolgente, la sua ammissione di non aver rischiato fino in fondo nel suo ultimo tentativo.

Come dire: c'era ancora margine: "La verità è che mi aspettavo di essere più veloce. Ma con la terza gomma ho cercato di contenermi un poco anche perchè il secondo era lontano e non volevo esagerare. E' stato bello utilizzare tre pneumatici. Mi trovavo benissimo con entrambe le moto. Nessuna differenza tra le due. Per domani? Una gara difficile, perchè Valentino e Jorge sono forti sul passo".

In seconda piazza ecco Aleix Espargaro, che si coccola sotto la bandiera a scacchi la sua Suzuki, in grado di portarlo ai vertici della classifica con un ottimo 1'38.316. Che il progetto Suzuki, al di la di come andrà domani la gara, sia comunque nato bene è testimoniato dal comportamento dinamico di questa moto. Peccato manchi di potenza il motore. Evidente la cosa analizzando le velocità massime: 326 km/h Marquez, 328 km/h la Ducati di Iannone, 312 la Suzuki di Espargaro (314 quella di Vinales).

Il giovane alfiere di Hamamatsu non nasconde la sua soddisfazione in parco chiuso: "Sono contento. E' stata una qualifica divertente. Non avevo mai usato tre gomme. Abbiamo passato l'ultimo giro per mezzo minuti. Fare le qualifiche cosi è molto bello. Marquez? Pazzesco. Per noi è una botta di adreanlina".

Terza piazza per la Ducati di Andrea Iannone, che chiude a 665 millesimi dalla vetta. L'italiano è sembrato anch'egli soddisfatto, proprio per il suo miglioramento graduale lungo tutto il fine settimana, cominciato anche con un problema al motore: "In generale piacciono tutte le piste. Questa è molto bella anche se abbiamo fatto fatica per il setting. E' molto scivolosa, ed è dura per la gara. Con i freni stiamo avendo problemi. Poi stamattina in FP4 abbiamo migliorato con gomma usata. Abbiamo lavorato bene finora, speriamo che domani che, con la extra-hard gli ufficiali non fanno tanta differenza. Saremo vicini".

Quarta piazza per Cal Crutchlow che ha stabilito lo stesso identico crono - 1'38.485 - di Jorge Lorenzo, ma avendo fatto il suo secondo migliore più veloce gli è stato qualificato davanti.

Una Yamaha comunque che, se da un lato sembrerebbe non esser messa male sul passo, in qualifica ha un pò ceduto il passo. Jorge quinto, Rossi ottavo a +1.088 dalla vetta, sopravanzato da Andrea Dovizioso (+0.718) e da Danilo Petrucci, molto bravo con la vecchia GP14, staccato di 984 millesimi. Nona piazza per Maverick Vinales davanti a Bradley Smith, Scott Redding ed Hector Barbera.


QP1

- Tutto è pronto per le prime qualifiche sul circuito di Termas de Rio Hondo.

- Tra i Big sicuramente da annotare Pol Espargaro e Bradley Smith del team Tech 3 ma anche Yonny Hernandez con la Ducati Pramac e Aoyama con la Honda HRC

- Il primo a chiudere con un giro veloce è Abraham che chiude in 1'39.958, 14 millesimi meglio di BAz. Attenzione però ad Hernandez

- Il colombiano arriva sul traguardo: prima posizione con 1'39.405, davanti a Laverty a 297 millesimi

- Le gomme riescono a fare un giro veloce evidentemente. La media poi perde grip.

- Dopo la prima tornata Hernandez è primo, davanti a Laverty, Hayden, Pol Espargaro, Miller, Barbera, Abraham, Baz

- Seconda tornata veloce, con Aoyama che si porta in terza piazza

- Pol Espargaro rientra ai box. E' solo settimo, a 480 millesimi dal riferimento di Hernandez

- Mancano sette minuti e Pol Espargaro riesce per il suo secondo tentativo. Al contempo Hernandez e Aoyama rientrano ai box per il cambio della posteriore.

- Riparte anche Bradley Smith seguito proprio da Hernandez. Mancano sei minuti e mezzo

- Si lancia Espargaro per il suo giro veloce: un decimo di ritardo al T2, e 45 millesimi al T3, ma all'ultima curva sbaglia e chiude in sesta posizione.

- Bradley Smith invece sta girando molto forte, ma attenzione allo stesso Hernandez. Caschi rossi per entrambi.

- Sul traguardo Hernandez non migliora ma rimane primo

- In realtà è Smith a soffiare la prima posizione: 1'38.9, primo a scendere sotto il 39

- Espargaro invece non riesce a schiodarsi dalla sesta posizione di queste Q1

- Hernandez da che era primo, ora si trova in terza piazza: Barbera infatti si porta a 364 millesimi da Smith in seconda posizione

- Smith e Barbera rientrano ai box. Difficile che le prime due posizioni vengano intaccate. Clamorosa esclusione di Espargaro

- Bandiera a scacchi: la classifica vede Smith, Barbera, Hernandez, Laverty, Aoyama, Bradl, Abraham, Espargaro, Bautista, Hayden, Miller, Baz, Di Meglio, Melandri e De Angelis. Hernandez nel frattempo rimane fermo a bordo pista. Finita la benzina? Anche Melandri accusa un problema.


1. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 38.956s [Lap 6/7] 326km/h (Top Speed)

2. Hector Barbera ESP Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 39.320s +0.364s [5/6] 324km/h



3. Yonny Hernandez COL Pramac Racing (Desmosedici GP14.2) 1m 39.405s +0.449s [2/7] 321km/h

4. Eugene Laverty IRL Aspar MotoGP Team (RC213V-RS)* 1m 39.434s +0.478s [6/8] 314km/h

5. Hiroshi Aoyama JPN Repsol Honda Team (RC213V) 1m 39.715s +0.759s [3/8] 326km/h

6. Stefan Bradl GER Athina Forward Racing (Forward Yamaha) 1m 39.734s +0.778s [3/8] 319km/h

7. Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (RC213V-RS) 1m 39.758s +0.802s [6/8] 315km/h

8. Pol Espargaro ESP Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 39.808s +0.852s [5/8] 319km/h

9. Alvaro Bautista ESP Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 39.828s +0.872s [7/8] 311km/h

10. Nicky Hayden USA Aspar MotoGP Team (RC213V-RS) 1m 39.876s +0.920s [2/8] 315km/h

11. Jack Miller AUS CWM LCR Honda (RC213V-RS)* 1m 39.888s +0.932s [2/8] 320km/h

12. Loris Baz FRA Athina Forward Racing (Forward Yamaha)* 1m 39.972s +1.016s [2/8] 312km/h

13. Mike Di Meglio FRA Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 40.133s +1.177s [5/7] 320km/h

14. Marco Melandri ITA Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 40.403s +1.447s [5/7] 316km/h

15. Alex De Angelis RSM Octo IodaRacing (ART) 1m 40.485s +1.529s [6/8] 310km/h


Q2

- Si parte con le seconde qualifiche valide per la Pole position. Il primo a lanciarsi è proprio Marc Marquez, seguito da Jorge Lorenzo. Attenzione però ad Aleix Espargaro, in forma dopo i turni di prove libere

- Si parte subito con un 1'38.2 per Marquez con Lorenzo a due decimi. Si inizia subito forte!

- Aleix Espargaro si porta in terza piazza: +0.438. Ora arriva Crutchlow, terzo

- Ottimo Danilo Petrucci che gira a 9 decimi, ma in quinta piazza, davanti a Iannone di 8 millesimi

- Valentino Rossi, tra gli ultimi a girare, si porta in quinta piazza a 913 millesimi, sopravanzato da Dovizioso che chiude in 1'38.8.

- I piloti rientrano ai box per il cambio gomme. Marquez ha effettuato il miglior tempo arrivando oltretutto leggermente troppo largo all'ultima curva, dovendo leggermente chiudere il gas.

- Aleix Espargaro si lancia e fa 76 millesimi di ritardo al T1 ma Marquez addirittura 154 millesimi meglio del suo tempo al T2

- Marquez ancora meglio: 3 decimi di vantaggio al T3

- A.Espargaro chiude in seconda piazza con la Suzuki

- Marquez: 1'37.873! Ha fatto un'ultima staccata tutta in derapata fantastica!

- Si lancia ora JOrge Lorenzo. Mancano 5 minuti e 12 secondi al termine. L'unico che per ora è ai box è Andrea Dovizioso

- 4 minuti al termine ed esce anche Dovizioso. Marquez invece rientra. Pronta la seconda moto per tentare l'ultimo tentativo, il terzo

- Lorenzo sul traguardo non migliora, rimane terzo comunque.

- Attenzione intanto a Valentino Rossi. Dopo un primo casco grigio, ora un casco arancione, ma al contempo anche Iannone e Crutchlow.

- Sul traguardo bene Iannone in terza posizione, che precede Crutchlow e Lorenzo. Rossi perde molto al T3 e T4 e non migliora rimanendo settimo

- Attenzione: casco Rosso per Marquez al T1: 38 millesimi di vantaggio, e stesso identico tempo al secondo settore. Il campione del mondo sembra scatenato. Al T3 81 millesimi meglio. Sul traguardo: 71 millesimi meglio

- Grandissima prestazione per Danilo Petrucci! Settimo in 1'38.7 davanti a Rossi

- Bandiera a scacchi: Marquez, Espargaro, Iannone, Crutclhlow, Lorenzo, Dovizioso, Petrucci, Rossi, Binales, Smith, Redding, Barbera



1. Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V) 1m 37.802s [Lap 8/9] 326km/h (Top Speed)

2. Aleix Espargaro ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR) 1m 38.316s +0.514s [5/9] 312km/h

3. Andrea Iannone ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 1m 38.467s +0.665s [6/8] 328km/h

4. Cal Crutchlow GBR CWM LCR Honda (RC213V) 1m 38.485s +0.683s [5/7] 324km/h

5. Jorge Lorenzo ESP Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 1m 38.485s +0.683s [2/8] 320km/h

6. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 1m 38.520s +0.718s [6/7] 318km/h

7. Danilo Petrucci ITA Pramac Racing (Desmosedici GP14.1) 1m 38.786s +0.984s [6/7] 323km/h

8. Valentino Rossi ITA Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 1m 38.890s +1.088s [7/8] 317km/h

9. Maverick Viñales ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR)* 1m 39.187s +1.385s [6/8] 314km/h

10. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 39.197s +1.395s [6/8] 323km/h

11. Scott Redding GBR Estrella Galicia 0,0 Marc VDS (RC213V) 1m 39.380s +1.578s [6/7] 321km/h

12. Hector Barbera ESP Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 40.526s +2.724s [2/9] 322km/h



13. Yonny Hernandez COL Pramac Racing (Desmosedici GP14.2) 1m 39.405s 321km/h

14. Eugene Laverty IRL Aspar MotoGP Team (RC213V-RS)* 1m 39.434s 314km/h

15. Hiroshi Aoyama JPN Repsol Honda Team (RC213V) 1m 39.715s 326km/h

16. Stefan Bradl GER Athina Forward Racing (Forward Yamaha) 1m 39.734s 319km/h

17. Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (RC213V-RS) 1m 39.758s 315km/h

18. Pol Espargaro ESP Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 39.808s 319km/h

19. Alvaro Bautista ESP Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 39.828s 311km/h

20. Nicky Hayden USA Aspar MotoGP Team (RC213V-RS) 1m 39.876s 315km/h

21. Jack Miller AUS CWM LCR Honda (RC213V-RS)* 1m 39.888s 320km/h

22. Loris Baz FRA Athina Forward Racing (Forward Yamaha)* 1m 39.972s 312km/h

23. Mike Di Meglio FRA Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 40.133s 320km/h

24. Marco Melandri ITA Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 40.403s 316km/h

25. Alex De Angelis RSM Octo IodaRacing (ART) 1m 40.485s 310km/h


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Melandri: "Credevo di progredire di più rispetto a ieri"

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Bautista fa la sua miglior qualifica e si piazza in settima fila col diciannovesimo tempo. Ottava fila per Melandri

Termas de Rio Hondo (Argentina), 18 aprile 2015 - Sabato di qualifiche per Aprilia Racing Team Gresini in vista del GP di Argentina.

Dopo le due ultime sessioni di libere spese sia da Melandri sia da Bautista alla ricerca dei migliori assetti per la gara di domani, lo spagnolo ha portato la sua RS-GP al 19esimo tempo nelle qualifiche valide per lo schieramento di partenza. E' il suo miglior risultato in questo avvio di stagione che vede al debutto la V4 di Noale e gli vale la miglior casella nella settima fila. Marco Melandri, che nel corso di tutto il weekend ha ridotto il gap dal gruppo, ha chiuso col 24esimo crono andando a occupare l'ottava fila.


ROMANO ALBESIANO (Responsabile Aprilia Racing)

"E' stata una buona giornata, abbiamo girato tutto il giorno su tempi interessanti, migliorando la moto rispetto a ieri e anche individuando direzioni di sviluppo della ciclistica. Direi che le qualifiche sono state buone per entrambi i piloti, sia Alvaro sia Marco hanno anche recriminato per qualche decimo perso nel giro buono ma in questo momento è incoraggiante veder calare i distacchi da chi ci sta davanti. Sono anche contento che Marco vada via via riducendo il gap dal suo compagno di team, per noi è molto importante".


FAUSTO GRESINI (Team Manager)

"Abbiamo lavorato tanto e in direzioni diverse. Sia per migliorare la prestazione sia per avere la maggior quantità di dati sui quali lavorare quando torneremo a casa. Tutto sommato sono contento delle qualifiche, domani sarà una gara difficile da gestire sull'usura gomme e credo che potremo anche migliorarci rispetto alle prove. Sono contento che Marco si sia avvicinato sensibilmente al gruppo che ha davanti, è di buon auspicio anche se sappiamo bene quanto lavoro dobbiamo affrontare per crescere".


ALVARO BAUTISTA

"Abbiamo lavorato tanto e bene. Nella mattina abbiamo provato un set di ciclistica molto diverso da ieri per migliorare in curva e abbiamo guadagnato qualcosa. Nella FP4 abbiamo provato con la anteriore dura, per capire se poteva essere una opzione in gara ma non mi ha dato fiducia, domani useremo la media. In qualifica ho solo cercato di essere il più preciso possibile, peccato che nelle due uscite buone ho perso qualche decimo ma la giornata rimane buona. Domani sarà fondamentale amministrare le gomme, soprattutto nei primi giri".


MARCO MELANDRI

"Credevo di progredire di più rispetto a ieri, specie in qualifica. Dobbiamo trovare più grip al posteriore e migliorare la stabilità all'anteriore per chiudere meglio le curve. E' una condizione essenziale perché io possa guidare spingendo davvero".


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In English >>HERE<<
view post Posted: 18/4/2015, 14:38 FOTO - GP Argentina - Foto-Video Marco
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Edited by VeroVero88 - 22/4/2015, 22:16
view post Posted: 18/4/2015, 14:10 GP Argentina Rio Hondo - MotoGp
Libere 1

Aleix Espargaro fa felice Suzuki

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Località esotica quella di Termas de Rio Hondo in Argentina, con un circuito evidentemente utilizzato poco.

Una questione evidente considerando le condizioni del circuito, sporco e con un attratito in grado di distruggere letteralmente le gomme, coadiuvato evidentemente con la temperatura dell'asfalto e dell'aria.

Un problema sopratutto sulla spalla destra della gomma posteriore in praticamente tutti i big del circus della classe regina.

Evidente sottolineare come la gomma si strappasse e non avesse un consumo 'solo' eccessivo. Stupisce quindi, ma fino ad un certo punto, il miglior tempo in mezzo a tanti problemi ottenuto con le coperture più morbide, da parte di Aleix Espargaro con la Suzuki.

1'40.806 il riferimento cronometrico del portacolori di Hamamatsu, oltretutto sempre molto veloce sul giro secco. A confermare le buone prestazioni dei 'neo-arrivati' ci pensa anche la settima piazza di Maverick Vinales, anche se a 1.368 dalla vetta.

E', in effetti, una classifica strana, che non rispecchia in toto i valori in campo visti finora nel 2015.

Da un lato ci sono le due Ducati che si confermano ai vertici, con Iannone secondo (+0.573) e Dovizioso terzo (+0.721) seguiti oltretutto dalla GP14 del team Pramac di Yonny Hernandez a +0.979. Dall'altra sono da registrare il decimo crono di Marc Marquez a +1.799, il 14esimo di Valentino Rossi a +2.567 ed addirittura il 20esimo di Jorge Lorenzo a poco meno di quattro secondi (+3.944).

Una cartina di tornasole evidente di come vi siano evidenti problemi in riferimento all'asfalto. Scorrendo la classifica, quinta posizione, dietro il trio Ducati, di Scott Redding con la Honda del team Marc VDS (+1.078), a precedere Nicky Hayden (+1.126), il già citato Vinales, poi la Ducati Open di Mike Di Meglio davanti a Jack Miller e, appunto, Marc Marquez a chiudere la top ten.

Da sottolineare anche l'undicesima piazza di Alvaro Bautista con l'Aprilia reduce dalla quindicesima piazza di Austin, davanti a Barbera (+2.491) e De Angelis con la aRT. In queste condizioni, dopo Rossi, 14esimo, troviamo Pol Espargaro 15esimo, davanti a Cal Crutchlow e Danilo Petrucci. Chiudono la classifica Hiroshi Aoyama con la Honda ufficiale a 4.882 secondi, davanti al duo Forward con Bradl 24esimo e Baz 25esimo


I tempi:


1. Aleix Espargaro ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR) 1m 40.806s [Lap 12/16] 314km/h (Top Speed)

2. Andrea Iannone ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 1m 41.379s +0.573s [14/15] 324km/h

3. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 1m 41.527s +0.721s [13/17] 323km/h

4. Yonny Hernandez COL Pramac Racing (Desmosedici GP14.2) 1m 41.785s +0.979s [13/17] 323km/h

5. Scott Redding GBR Estrella Galicia 0,0 Marc VDS (RC213V) 1m 41.884s +1.078s [14/15] 319km/h

6. Nicky Hayden USA Aspar (RC213V-RS) 1m 41.932s +1.126s [14/15] 315km/h

7. Maverick Viñales ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR)* 1m 42.174s +1.368s [9/16] 317km/h

8. Mike Di Meglio FRA Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 42.246s +1.440s [11/13] 322km/h

9. Jack Miller AUS CWM LCR Honda (RC213V-RS)* 1m 42.391s +1.585s [16/18] 318km/h

10. Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V) 1m 42.605s +1.799s [5/14] 328km/h

11. Alvaro Bautista ESP Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 42.828s +2.022s [14/16] 315km/h

12. Hector Barbera ESP Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 43.297s +2.491s [11/15] 324km/h

13. Alex De Angelis RSM Octo IodaRacing (ART) 1m 43.330s +2.524s [13/16] 306km/h

14. Valentino Rossi ITA Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 1m 43.373s +2.567s [14/15] 320km/h

15. Pol Espargaro ESP Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 43.390s +2.584s [4/16] 320km/h

16. Cal Crutchlow GBR CWM LCR Honda (RC213V) 1m 43.891s +3.085s [15/15] 321km/h

17. Danilo Petrucci ITA Pramac Racing (Desmosedici GP14.1) 1m 44.300s +3.494s [15/18] 323km/h

18. Eugene Laverty IRL Aspar (RC213V-RS)* 1m 44.313s +3.507s [14/19] 318km/h

19. Marco Melandri ITA Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 44.572s +3.766s [8/14] 306km/h

20. Jorge Lorenzo ESP Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 1m 44.750s +3.944s [13/14] 320km/h

21. Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (RC213V-RS) 1m 45.001s +4.195s [15/15] 313km/h

22. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 45.237s +4.431s [4/17] 322km/h

23. Hiroshi Aoyama JPN Repsol Honda Team (RC213V) 1m 45.688s +4.882s [5/18] 323km/h

24. Stefan Bradl GER Athina Forward Racing (Forward Yamaha) 1m 45.747s +4.941s [5/16] 316km/h

25. Loris Baz FRA Athina Forward Racing (Forward Yamaha)* 1m 46.239s +5.433s [15/16] 312km/h


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Libere 2

Si conferma Aleix Espargaro

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Hard, Extra-Hard, Medium, poi la pioggia che da fastidio per alcuni minuti, in un venerdi di Rio Hondo caratterizzato da temperature basse ed un grip carente, ma in continuo aumento. Se volevamo una prima giornata di prove in Argentina particolarmente movimentata, era difficile chiedere di più.

Già, perchè alcuni piloti, viste le caratteristiche ed il meteo incerto, hanno puntato a staccare il tempo per inserirsi nella top ten.

Un canovaccio sulla falsa riga del primo turno dunque con in vetta, ancora una volta Aleix Espargaro, che ha puntato anche a fare il tempo con la soluzione più morbida - la medium - chiudendo in 1'38.776.

Lo spagnolo di Hamamatsu riesce, per ora, a fare una bella differenza nel terzo settore. Ciò nonostante, a fine giro veloce non sembrava contentissimo. Di contro, i tre big factory hanno puntato a effettuare delle prove comparative tra la hard e la extra-hard, cercando di avere un quadro più chiaro in vista anche di domenica.

Già, perchè non necessariamente la soluzione più dura si rivela meno prestazionale. Si tratta di capire comportamento e durata. Non a caso Marquez ha chiuso in terza piazza con un tempo effettuato con la hard, non la extra-hard. 1'39.336 il riferimento cronometrico del campione del mondo, a 560 millesimi dalla vetta, preceduto da Andrea Iannone, secondo a 535 millesimi da Espargaro.

La Ducati dell'abbruzzese è parsa leggermente più piantata all'anteriore rispetto a quella di Dovizioso - quinto tempo per lui - che forse in ritorno sembra più veloce. Questione di scelte evidentemente con il secondo che lavora più indirizzato ai cambi di direzione, mentre il primo sta cercando - evidentemente - maggior stabilità all'anteriore.

Tra Marquez e Dovizioso troviamo Cal Crutchlow, staccato di 627 millesimi dalla vetta. Risalgono la china le due Yamaha con Jorge Lorenzo sesto a 687 millesimi da Espargaro, mentre Rossi è nono a +1.171. Entrambi i piloti hanno fatto uscite distinte con gomme extra-dure e dure. Settimo invece è Pol Espargaro davanti a Scott Redding. Anche il portacolori Honda ha stabilito il suo tempo con gomme extra-dure.

Chiude la top ten Yonny Hernandez con la GP14 del team Pramac a +1.312. Da segnalare poi l'undicesima piazza di Maverick Vinales, che accusa 1.350 secondi di ritardo dal compagno di squadra, davanti a Bradley Smith ed al nostro Danilo Petrucci.


I tempi:


1. Aleix Espargaro ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR) 1m 38.776s [Lap 12/14] 316km/h (Top Speed)

2. Andrea Iannone ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 1m 39.311s +0.535s [16/16] 330km/h

3. Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V) 1m 39.336s +0.560s [12/15] 332km/h

4. Cal Crutchlow GBR CWM LCR Honda (RC213V) 1m 39.403s +0.627s [16/17] 324km/h

5. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 1m 39.434s +0.658s [15/16] 325km/h

6. Jorge Lorenzo ESP Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 1m 39.463s +0.687s [16/18] 324km/h

7. Pol Espargaro ESP Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 39.648s +0.872s [16/19] 327km/h

8. Scott Redding GBR Estrella Galicia 0,0 Marc VDS (RC213V) 1m 39.892s +1.116s [13/17] 322km/h

9. Valentino Rossi ITA Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 1m 39.947s +1.171s [16/18] 324km/h

10. Yonny Hernandez COL Pramac Racing (Desmosedici GP14.2) 1m 40.088s +1.312s [13/14] 326km/h

11. Maverick Viñales ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR)* 1m 40.126s +1.350s [15/16] 319km/h

12. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 1m 40.195s +1.419s [16/22] 327km/h

13. Danilo Petrucci ITA Pramac Racing (Desmosedici GP14.1) 1m 40.438s +1.662s [14/17] 327km/h

14. Nicky Hayden USA Aspar MotoGP Team (RC213V-RS) 1m 40.522s +1.746s [13/16] 317km/h

15. Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (RC213V-RS) 1m 40.586s +1.810s [14/18] 317km/h

16. Hector Barbera ESP Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 40.626s +1.850s [12/13] 328km/h

17. Stefan Bradl GER Athina Forward Racing (Forward Yamaha) 1m 40.672s +1.896s [8/17] 323km/h

18. Eugene Laverty IRL Aspar MotoGP Team (RC213V-RS)* 1m 40.846s +2.070s [12/16] 318km/h

19. Jack Miller AUS CWM LCR Honda (RC213V-RS)* 1m 40.864s +2.088s [12/17] 320km/h

20. Alex De Angelis RSM Octo IodaRacing (ART) 1m 41.152s +2.376s [15/18] 310km/h

21. Hiroshi Aoyama JPN Repsol Honda Team (RC213V) 1m 41.380s +2.604s [16/18] 326km/h

22. Alvaro Bautista ESP Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 41.490s +2.714s [9/17] 318km/h

23. Mike Di Meglio FRA Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 1m 41.531s +2.755s [3/13] 323km/h

24. Marco Melandri ITA Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 1m 41.576s +2.800s [14/17] 317km/h

25. Loris Baz FRA Athina Forward Racing (Forward Yamaha)* 1m 41.784s +3.008s [9/16] 317km/h




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Melandri: "Per la prima volta ho fatto un turno discreto"

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Bautista e Melandri, anche alle prese con un asfalto non ottimale, hanno lavorato nelle libere allo sviluppo delle RS-GP

Termas de Rio Hondo (Argentina), 17 aprile 2015 – A una settimana dalla gara americana di Austin, che ha portato il primo punto ad Aprilia Racing Team Gresini, grazie al piazzamento di Alvaro Bautista, la MotoGP inizia le prove in vista del GP di Argentina. I primi due turni sulla pista a Termas de Rio Hondo sono stati condizionati dalle condizioni di asfalto. La superficie poco gommata e piuttosto sporca ha determinato una situazione di particolare usura gomma.

Anche in queste condizioni Bautista (11esimo al mattino e 22esimo nel secondo turno) e Melandri (19esimo nella FP1 e 24esimo nella FP2) sono andati avanti col lavoro di evoluzione delle RS-GP. In particolare Marco, che ha provato sulla sua moto soluzioni inedite, ha guadagnato un miglior feeling di guida rispetto a tutte le uscite precedenti.


ROMANO ALBESIANO (Responsabile Aprilia Racing)

“Dopo i primi giri con la gomma che ci dà più prestazione perdiamo subito molta trazione. Alvaro avrebbe anche potuto migliorare sul giro secco ma evidentemente non può essere questo il nostro obiettivo. Su questo dobbiamo lavorare domani anche se molto è dipeso dalla pista che in queste condizioni distrugge rapidamente la copertura morbida. Pur con questa situazione di asfalto, abbiamo avuto con Marco qualche progresso incoraggiante nel feeling generale di guida”.


FAUSTO GRESINI (Team Manager)

“Questa pista ci ha già presentato questi problemi lo scorso anno, fino a che non è gommata mette in difficoltà le coperture in pochi giri. Credo che domani le cose cambieranno, aspettiamo i prossimi turni anche per capire i reali valori in pista”.


ALVARO BAUTISTA

“La pista oggi aveva molta fame e si mangiava tutte le gomme. Già da stamani abbiamo dovuto usare due treni di coperture, al pomeriggio sono andato in pista con la gomma già usata. Alla fine non ne avevo davvero più per cercare di migliorare il tempo. Domani dobbiamo lavorare per migliorare comunque la nostra trazione. Ma credo anche che una migliore situazione di asfalto ci sarà di grande aiuto visto che il poco grip ci penalizza in modo particolare”.


MARCO MELANDRI

“Per la prima volta ho fatto un turno discreto. La squadra ha fatto un ottimo lavoro provando idee diverse e andando su dei set-up che non avevamo mai provato, seguendo le mie necessità, e ho trovato una moto che ho potuto guidare meglio, naturalmente è ancora tutto da fare ma è un miglioramento. Le condizioni della pista cambieranno via via che si andrà gommando, bisogna aspettare domani”.


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view post Posted: 15/4/2015, 22:16 GP Argentina Rio Hondo - MotoGp
Indice
Orari e programmazione tv (ora italiana)

Melandri: "In Argentina mi troverò ad affrontare un’altra pista nuova"

Libere 1 - Aleix Espargaro fa felice Suzuki

Libere 2 - Si conferma Aleix Espargaro

Melandri: "Per la prima volta ho fatto un turno discreto"

Libere 3 - Honda all'attacco: 1° Marquez

Libere 4 - I tempi

Qualifiche - Incontenibile Marc Marquez

Melandri: "Credevo di progredire di più rispetto a ieri"

Warm up - Marquez 1° con la gomma più morbida

Gara - Magico Rossi, Marquez non si arrende e sbaglia

Melandri: "Ero partito bene e da metà gara in poi ho ritrovato la stessa moto dei giorni scorsi"




Orari e programmazione tv (ora italiana)

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In diretta su Sky Sport MotoGP HD - Canale 208



Venerdì 17 aprile


14:55 - 15:40 - Libere 1

19:05 - 19:50 - Libere 2



Sabato 18 aprile


14:55 - 15:40- Libere 3

18:30 - 19:00 - Libere 4

19:10 - 19:25 - Qualifiche 1

19:35 - 19:50 - Qualifiche 2



Domenica 19 aprile


15:40 - 16:00 - Warm up

21:00 - Gara



Programmazione su Cielo - canale 26 DTT


Sabato 18 Aprile


STUDIO MotoGP™ alle 22.50

LE QUALIFICHE alle 23.10

STUDIO MotoGP™ alle 0.20



Domenica 19 Aprile


STUDIO MotoGP™ alle 20.55

GARA Moto3™ alle 21.15

STUDIO MotoGP™ alle 22.10

GARA Moto2™ alle 22.35

STUDIO MotoGP™ alle 23.30

GARA MotoGP™ alle 0.00

STUDIO MotoGP™ alle 1.05





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Melandri: "In Argentina mi troverò ad affrontare un’altra pista nuova"

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Dopo la gara di Austin, che ha portato il primo punto, le Aprilia RS-GP aspettano la pista di Rio Hondo per confermare i progressi

Termas de Rio Hondo (Argentina), 14 aprile 2015 – La gara di Austin, la seconda del mondiale MotoGP, ha portato ad Aprilia Racing Team Gresini il primo punto in classifica grazie al piazzamento di Alvaro Bautista. Un risultato importante che testimonia dei progressi compiuti dal giovanissimo progetto RS-GP.

Nella gara texana Bautista ha avuto buone sensazioni e ha potuto spingere e confrontarsi con un gruppo di moto decisamente più mature, da anni protagoniste della categoria, e con piloti di ottimo livello.

Ora, senza alcuna sosta, il mondiale si sposta in Argentina per la gara di domenica prossima sulla pista a Termas de Rio Hondo. Con gli stessi materiali usati ad Austin, Aprilia Racing Team Gresini va alla ricerca di conferme e di nuovi passi in avanti.


ROMANO ALBESIANO (Responsabile Aprilia Racing)

“Nella gara argentina dovremo confermare i progressi fatti ad Austin e, se possibile, migliorare ancora. Potremo farlo grazie alle informazioni raccolte da Alvaro nella sua bella gara di domenica scorsa. Veniamo da un bel weekend, grazie al quale abbiamo guadagnato molto in conoscenza e ora abbiamo una base tecnica che riteniamo importante e dalla quale vogliamo evolvere. Il nostro obiettivo più immediato è migliorare la trazione e proseguire su alcuni sviluppi di gestione elettronica della coppia che in Texas hanno dato buoni frutti. Ovviamente, essendo nella nostra stagione di esordio, non conosciamo questa pista. Sulla carta si presenta senza gli stop and go che abbiamo incontrato nell’ultima gara, penso che la nostra RS-GP potrebbe adattarcisi bene”.


FAUSTO GRESINI (Team Manager)

“La prestazione in gara di Bautista e il primo punto conquistato rappresentano una bella iniezione di fiducia per tutta la squadra. In Argentina avremo un pacchetto tecnico che sarà sostanzialmente lo stesso utilizzato in Texas, ma potremo contare sulle importanti informazioni raccolte da Alvaro in gara e sono convinto che queste potranno permetterci di lavorare in maniera ancora più mirata per altri passi avanti sul fronte dello sviluppo. Sia con Alvaro che con Marco vogliamo continuare a raccogliere dati e accumulare esperienza preziosa, che sarà poi fondamentale per lavorare in sede in vista dell’inizio della fase europea del calendario”.


ALVARO BAUTISTA

“Il tracciato di Termas de Rio Hondo rappresenta un’altra novità per l’Aprilia: l’obiettivo, come sempre, è quello di raccogliere più informazioni possibile per migliorare le performance della moto e il mio feeling in sella. In Texas abbiamo raccolto il nostro primo punto mondiale, ma ciò non significa che scenderemo in pista in Argentina pensando al risultato; continueremo semplicemente a lavorare, provando ad avvicinarci ulteriormente ai piloti davanti a noi. Sarà importante portare nuovamente a termine la gara per accumulare dati e sensazioni che saranno fondamentali per impostare lo sviluppo nel corso della stagione europea, quando avremo la possibilità di approntare novità tecniche più frequentemente”.


MARCO MELANDRI

“In Argentina mi troverò ad affrontare un’altra pista nuova: spero che questo fine settimana le condizioni meteo possano mantenersi stabili, al contrario di quanto accaduto in Texas, in modo da poter impostare meglio il nostro lavoro sulla moto. Se ci riusciremo, credo che potremo compiere un passo in avanti e avvicinarci al gruppo di piloti di fronte a noi”.



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Edited by VeroVero88 - 20/4/2015, 20:51
view post Posted: 13/4/2015, 20:56 GP Austin - MotoGp
Warm Up

Marquez 1° in un warm up 'anomalo'

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Warm up asciutto per i piloti della MotoGP ad Austin che tengono un occhio fisso al cielo per scoprire se la pioggia scenderà per la gara. Al momento è l’interrogativo più grande, perché l’acqua potrebbe cambiare tutti i valori in campo e introdurre un grande imprevisto per il Gran Premio. I piloti, previdenti, hanno sfruttato gli ultimi 20 minuti di prove anche per simulare il cambio moto nei box che sarebbe necessario in caso di flag-to-flag.

Intanto, con le slick il più rapido è stato il ‘solito’ Marc Marquez anche se i tempi sono pochi indicativi. L’asfalto, dopo la pioggia della notte e l’umidità del mattino, era in condizioni tutt’altro che perfette in molti hanno preferito non rischiare. Per esempio le due Ducati di Iannone e Dovizioso sono nelle ultime due posizioni.

Il campione del mondo ha fermato il cronometro sul tempo di 2’05”905, quasi 4 secondi più lento della sua pole position. Alle sue spalle l’altra Honda di Crutchlow e poi la Ducati di Hernandez, sempre veloce in condizioni complicate. In casa Yamaha, hanno preferito invece stare più cauti e se Lorenzo ha chiuso il warm up all’8° posto, Valentino Rossi è 10°.

I due sono preceduti da Redding – a suo agio ad Austin, che è 4° davanti a Pol Espargarò, Smith e Vinales, mentre Aoyama (che sostituisce Pedrosa) è 9°. L’Aprilia di Bautista è 15° (dietro alla D16 di Petrucci) mentre Melandri è 21°, 19° invece Alex De Angelis.

Questa la lista dei tempi, comunque poco indicativa per le condizioni in cui si è girato e da cui è impossibili ricavare indicazioni sul passo.


I tempi


1. Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V) 2m 5.905s [Lap 8/9] 337km/h (Top Speed)

2. Cal Crutchlow GBR CWM LCR Honda (RC213V) 2m 6.237s +0.332s [8/9] 332km/h

3. Yonny Hernandez COL Pramac Racing (Desmosedici GP14.2) 2m 6.435s +0.530s [8/9] 332km/h

4. Scott Redding GBR Estrella Galicia 0,0 Marc VDS (RC213V) 2m 6.652s +0.747s [7/8] 329km/h

5. Pol Espargaro ESP Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 2m 6.695s +0.790s [9/9] 337km/h

6. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 2m 6.785s +0.880s [8/9] 332km/h

7. Maverick Viñales ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR)* 2m 6.984s +1.079s [8/9] 323km/h

8. Jorge Lorenzo ESP Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 2m 7.220s +1.315s [9/9] 330km/h

9. Hiroshi Aoyama JPN Repsol Honda Team (RC213V) 2m 7.291s +1.386s [9/9] 339km/h

10. Valentino Rossi ITA Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 2m 7.357s +1.452s [8/9] 330km/h

11. Jack Miller AUS CWM LCR Honda (RC213V-RS)* 2m 7.421s +1.516s [8/9] 327km/h

12. Mike Di Meglio FRA Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 2m 7.713s +1.808s [8/9] 335km/h

13. Aleix Espargaro ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR) 2m 7.756s +1.851s [9/9] 322km/h

14. Danilo Petrucci ITA Pramac Racing (Desmosedici GP14.1) 2m 8.382s +2.477s [8/9] 330km/h

15. Alvaro Bautista ESP Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 2m 8.646s +2.741s [8/9] 328km/h

16. Loris Baz FRA Athina Forward Racing (Forward Yamaha)* 2m 8.698s +2.793s [8/9] 320km/h

17. Nicky Hayden USA Aspar (RC213V-RS) 2m 8.890s +2.985s [8/9] 322km/h

18. Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (RC213V-RS) 2m 9.002s +3.097s [8/9] 324km/h

19. Alex De Angelis RSM Octo IodaRacing (ART) 2m 10.070s +4.165s [9/9] 313km/h

20. Stefan Bradl GER Athina Forward Racing (Forward Yamaha) 2m 10.220s +4.315s [5/9] 326km/h

21. Marco Melandri ITA Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 2m 10.377s +4.472s [7/8] 323km/h

22. Eugene Laverty IRL Aspar (RC213V-RS)* 2m 10.514s +4.609s [8/8] 324km/h

23. Hector Barbera ESP Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 2m 10.620s +4.715s [7/9] 331km/h

24. Andrea Iannone ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 2m 11.482s +5.577s [7/8] 333km/h

25. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 2m 16.358s +10.453s [6/6] 330km/h



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Gara

Marquez domina, Dovi davanti a Rossi

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Un legame indissolubile, impossibile a quanto pare da infrangere. Una cosa è ormai certa: Austin è diventata la roccaforte di Marc Marquez. Lo avevamo capito due anni fa, quando lo spagnolo ottenne il primo successo in MotoGP. Ne abbiamo avuto conferma lo scorsa stagione, quando in solitaria dominò la scena. Adesso siamo di fronte al terzo successo consecutivo del 93 in formato cowboy. Trattasi di dominio vero e proprio quello dell’alfiere Honda, che ad Austin coglie la prima vittoria della stagione.

Dopo il quinto posto del Qatar, lo spagnolo ha saputo rispondere con quello che è il proprio marchio di fabbrica, salendo sul gradino più altro del podio. Nonostante Dovizioso abbia provato a mettergli i bastoni tra le ruote al via, Marquez ha salutato il gruppo al quarto giro, correndo solo ed incontrastato verso la bandiera a scacchi: “Sapevamo di avere un gran passo e così è stato – ha analizzato il campione in carica della MotoGP – non era per niente facile riuscire a stare davanti a Dovizioso, però sono riuscito a dare quello strappo che speravo. Adesso non resta che continuare su questa strada”. Marquez sorride, così come Andrea Dovizioso, il cui secondo posto finale conferma i passi avanti della GP15. Una lotta entusiasmante quella tra il forlivese e Valentino Rossi, dove il portacolori di Borgo Panigale è riuscito a prendersi la rivincita a distanza di quindici giorni: “E’ stata sicuramente una gran lotta con Rossi – ha analizzato - questa è una pista molto difficile, soprattutto per quanto riguarda la conservazione della gomme. Negli ultimi giri ero abbastanza in difficoltà, però sono soddisfatto di avere tenuto dietro Vale”.

Anche in Texas il Dottore voleva tenere dietro la Ducati. Questa volta per la sua Yamaha non c’è stato nulla da fare. Nonostante la terzo gradino del podio che conferma il primo posto nel mondiale, c’è un po’ di dispiacere nel volto del nove volte campione del mondo: “E’ un peccato, perché il mio obiettivo era quello di arrivare davanti a Doviziosoha analizzato The Doctorpurtroppo non ce l’abbiamo fatta. Come ben sappiamo questa è una pista difficile – ha proseguito – non si adatta molto alla moto, inoltre abbiamo sofferto le gomme. Rimane comunque la soddisfazione per aver conservato la testa del mondiale”. Ancora una volta resta giù dal podio Jorge Lorenzo, soltanto quarto, seguito da Iannone. Decimo Petrucci, il quale precede Aoyama.


LA CRONACA - Inizio con il colpo di scena per la gara della classe regina, costretta a ritardare il via di oltre mezz’ora, per la precisione 37 minuti. La causa non è la pioggia, come poteva sembrare ad inizio mattinata, bensì una pozza d’acqua presente in pista nella parte sotto il ponte. I piloti sono quindi costretti a rientrare ai box e ripetere nuovamente la procedura di partenza. Si parte quindi alle 14:37 con Rossi, Marquez e Crutchlow che optano per la gomma anteriore dura, mentre Bautista unico con la extra soft al posteriore.

Allo spegnimento dei semafori lo spunto migliore è di Dovizioso, il quale passa al comando davanti a Marquez e Rossi, con quest’ultimo che approfitta di una sportellata di Redding a Lorenzo, che fa scivolare lo spagnolo al quinto posto. La sfortuna colpirà in seguito l’inglese, tanto da scivolare a terra centrando Pol Espargaro.

In vetta Dovizioso prova ad andare in fuga, mettendo sei decimi di margine tra la Ducati e la Honda di Marc Marquez, tallonato da Valentino Rossi. Il Dottore deve ben guardarsi dalla Yamaha Tech3 di Smith, che precede un Jorge Lorenzo in difficoltà. Lo spagnolo, infatti, dopo sole tre tornate accusa già un secondo dall’inglese. Nelle retrovie Iannone si sbarazza della Suzuki di Aleix Espargaro, mettendo nel mirino il 99. Gara subito in salita anche per Aoyama, addirittura quindicesimo con dieci secondi da recuperare.

Quando mancano diciassette tornate al termine, Marc Marquez inizia ad affilare le armi, infilando Dovizoso e riprendendosi la testa della classifica. In mezzo al gruppo da sottolineare la cadute in curva 1 di Bradl, a terra in seguito ad un contatto con Miller.

La lotta però è tutta per le posizioni di vertice, dove Marquez ha fretta di chiudere i conti. In una sola tornata, il 93 rifila oltre mezzo secondo alla GP15 di Dovizioso. Se il Dovi fatica a tenere il passo del campione in carica della classe regina, tanto da dover fare i conti con un arrembante Valentino Rossi, Andrea Iannone si sbarazza di Lorenzo salendo al quinto posto dietro a Smith.

Con Marquez in fuga, tanto da poter vantare quasi due secondi di vantaggio sugli inseguitori, i riflettori sono tutti puntati per la lotta al secondo posto, dove Valentino ottiene a quattordici tornate dal termine la seconda piazza ai danni di Dovizioso. Il 46 prova a spiccare il volo, così come Iannone, che mette dietro Smith. Da registrare invece la caduta per uno sfortunato Hernandez. Nelle prime dieci posizioni Lorenzo tenta di tenere il passo della Yamaha Tech 3. Solo a undici giri dalla conclusione arriva l’attacco del maiorchino che lo porta alle spalle delle Ducati. Intanto Petrucci naviga in nona piazza, preceduto da Aleix Espargaro e Cal Crutchlow.

Le posizioni sembrano assestarsi, con Marquez lanciato verso la vittoria e Rossi chiamato a tenere a bada le due Ducati. Segnali di vitalità giungono invece da parte di Lorenzo, che porta a 1”2 il distacco da Iannone. Gara da dimenticare per Melandri, costretto a ritirarsi a dieci giri dalla fine. Stessa sorte anche per Abraham.

Al 15° giro ecco il colpo di scena, con Dovizioso che tira fuori gli artigli passando Rossi in curva tre e assicurandosi la seconda piazza. Valentino sembra accusare il colpo, tanto da accusare quasi mezzo secondo di gap dal forlivese. Alle loro spalle Lorenzo riduce a soli sei decimi il divario dall’altra Ducati GP15. L’attacco decisivo a Iannone giunge a tre tornate dalla conclusione. Per il maiorchino il podio è ormai un lontano miraggio, distante oltre tre secondi. Il 99 deve quindi accontentarsi della medaglia di legno, precedendo Iannone, costretto a tornare ai box sulla moto di Petrucci (decimo) per esaurimento della benzina. Per Aoyama, che in Texas sostituiva Pedrosa, undicesimo posizione.


I tempi:


1. Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V) 43m 47.150s

2. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 43m 49.504s

3. Valentino Rossi ITA Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 43m 50.270s

4. Jorge Lorenzo ESP Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 43m 53.832s

5. Andrea Iannone ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 43m 54.734s

6. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 43m 57.707s

7. Cal Crutchlow GBR CWM LCR Honda (RC213V) 44m 4.117s

8. Aleix Espargaro ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR) 44m 6.175s

9. Maverick Viñales ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR)* 44m 25.720s

10. Danilo Petrucci ITA Pramac Racing (Desmosedici GP14.1) 44m 28.946s

11. Hiroshi Aoyama JPN Repsol Honda Team (RC213V) 44m 34.349s

12. Hector Barbera ESP Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 44m 34.489s

13. Nicky Hayden USA Aspar (RC213V-RS) 44m 43.634s

14. Jack Miller AUS CWM LCR Honda (RC213V-RS)* 44m 43.881s

15. Alvaro Bautista ESP Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 44m 44.522s

16. Eugene Laverty IRL Aspar (RC213V-RS)* 44m 46.048s

17. Loris Baz FRA Athina Forward Racing (Forward Yamaha)* 44m 55.937s

18. Alex De Angelis RSM Octo IodaRacing (ART) 45m 9.386s


Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (RC213V-RS) DNF

Marco Melandri ITA Factory Aprilia Gresini (RS-GP) DNF

Yonny Hernandez COL Pramac Racing (Desmosedici GP14.2) DNF

Mike Di Meglio FRA Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) DNF

Scott Redding GBR Estrella Galicia 0,0 Marc VDS (RC213V) DNF

Stefan Bradl GER Athina Forward Racing (Forward Yamaha) DNF

Pol Espargaro ESP Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) DNF


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Melandri: "Per fortuna tra una settimana siamo di nuovo in gara"

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Austin (USA), 12 aprile 2015 - Al secondo appuntamento in gara Aprilia Racing Team Gresini guadagna il primo punto della stagione grazie ad Alvaro Bautista che, sullo spettacolare Circuit of the Americas a Austin, porta la sua RS-GP al quindicesimo posto.

Sul traguardo lo spagnolo è arrivato vicinissimo ai due piloti che lo precedevano dando l'impressione, negli ultimi giri, di poter guadagnare ancora qualche posizione. Una prova positiva, accolta con soddisfazione da tutto il team, che è di stimolo e di incoraggiamento alla squadra che affronta questa stagione come un lungo apprendistato nella più sfidante categoria del motociclismo.

Marco Melandri, autore di una buona partenza, è stato prima attardato e poi costretto al ritiro da problemi al cambio. Tra una settimana, in Argentina, arriva una nuova tappa per continuare a crescere e confermare i primi progressi fatti sulla pista texana.


ROMANO ALBESIANO (Responsabile Aprilia Racing)

“È un piccolo passo ma è davvero un bel risultato. E questo al di là del punto conquistato, che comunque è un fatto rilevante. In una MotoGP mai così competitiva è importante che Bautista abbia battagliato senza problemi con moto che sono molto più avanti di noi nello sviluppo e con piloti di ottimo livello. Questo è un fatto importante, che ci incoraggia in questo processo di crescita che a volte è così difficile ma che oggi ha iniziato a dare i suoi primi frutti”.


FAUSTO GRESINI (Team Manager)

“Un punto che per noi è come un podio: il nostro primo obiettivo del resto era portare a termine la gara. Ci siamo riusciti, entrando anche in zona punti, un risultato che alla vigilia pensavamo difficile da raggiungere, quindi siamo molto felici. Ovviamente sappiamo che c'è ancora molto lavoro da fare, ma oggi abbiamo raccolto tante informazioni preziose e questa è la strada giusta per progredire. Mi dispiace per Marco, che nelle fasi iniziali di gara ha mostrato buone cose. Adesso guardiamo all'Argentina con fiducia, pronti per accumulare altra esperienza”.


ALVARO BAUTISTA

"Sono davvero contento! In gara ho potuto dare il massimo, raccogliendo anche il nostro primo punto. Ho scelto di utilizzare la gomma a mescola morbida al posteriore e sono riuscito a gestirla bene, non forzando all'inizio e mantenendo poi un ritmo il più costante possibile. Nel finale ero al limite, altrimenti avrei potuto lottare anche per la tredicesima posizione, ma va bene così: raccogliere punti non era il nostro obiettivo, volevamo semplicemente portare a termine la corsa, ma ci siamo riusciti e ne siamo ovviamente soddisfatti. Abbiamo concluso un weekend veramente molto positivo, raccogliendo dati e sensazioni utili che mi permetteranno di fornire spiegazioni preziose ai tecnici in vista delle prossime gare. Ringrazio tutta la squadra, dai meccanici ai tecnici che si impegnano per migliorare continuamente la moto".


MARCO MELANDRI

"Peccato, perché ero partito bene e ne avevo messi dietro diversi. Ma sin dalle prime battute, ho avuto problemi al cambio tanto che all'undicesimo giro mi sono dovuto fermare. Per fortuna tra una settimana siamo di nuovo in gara, spero di trovare bel tempo in tutto il weekend e di poterci migliorare".


bearacer.com

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view post Posted: 11/4/2015, 19:00 GP Austin - MotoGp
Libere 3

Marc Marquez prenota la Pole

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It's show time si è soliti dire in America. Ed in effetti, anche la variabile metereologica ci ha messo del suo per confezionare una ultima sessione utile per le qualifiche dal contenuto estremamente spettacolare.

Piove, non piove, qualche goccia che cade, anzi il cielo si apre.

L'incertezza ha regnato sovrana, ma alla fine dei conti la pista è andata sempre migliorando nonostante qualche goccia di pioggia fastidiosa sul finale che non ha compromesso le prestazioni dei protagonisti.

Prestazioni che quindi si sono dovute rivelare costantemente, per evitare di perdere il 'momento giusto' e ritrovarsi quindi fuori dalla Top Ten valida per l'accesso diretto in Q2.

It's show time dicevamo, ed in effetti, il giro messo in mostra da Marc Marquez - nonostante un rallentamento nel finale - è stato di quelli ad alto tasso adrenalinico oltre che prestazionale.

Come nelle migliori sceneggiature americane: pochi minuti al termine e Cal Crutchlow con la gomma morbida scala la classifica e si porta in prima posizione: 2'03.490. La regia stacca sul box Repsol dove Marquez guarda i monitor dei tempi. Imperturbabile.

Scende in pista: 2'03.302 e primo posto, con un ideale di 4 decimi meglio come sottolineato dallo stesso Lucio Cecchinello. Lo spagnolo si candida alla Pole position in un circuito a lui estremamente congeniale.

Un duo Honda in testa, un duo Yamaha alla base del podio con Jorge Lorenzo e Valentino Rossi in grado di stampare lo stesso riferimento cronometrico: 2'03.647 a 345 millesimi dalla vetta. Un risultato da sottolineare anche per Jorge, a cui è stata diagnosticata una bronchite. Per Rossi invece, ancora qualche problema di anteriore a livello di ciclistica.

Se di duo dobbiamo continuare a parlare, in quinta e sesta posizione ecco Bradley Smith (+0.364) e Pol Espargaro (+0.471) del Team Tech3, che precedono la Suzuki di Aleix Espargaro (+0.488). Ottavo Andrea Dovizioso che accusa un ritardo di mezzo secondo ma con alcuni problemi ancora da risovere, sopratutto in fase di staccata.

Una sessione non fortunatissima per il team ufficiale, considerando come Andrea Iannone si è trovato fuori dalla top ten, con l'11esimo crono a +1.041. Il rovescio della medaglia è dato dalla bella prestazione di Danilo Petrucci che invece rientra nei primi dieci con un ritardo di 728 millesimi, a sottoineare il livello elevato e ravvicinato della Motogp di oggi. Meglio di Petrucci ha fatto Redding, buon nono a +0.644.


I tempi:


1. Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V) 2m 03.302s [Lap 12/12] 342km/h (Top Speed)

2. Cal Crutchlow GBR CWM LCR Honda (RC213V) 2m 03.490s +0.188s [13/13] 339km/h

3. Jorge Lorenzo ESP Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 2m 03.647s +0.345s [14/15] 333km/h

4. Valentino Rossi ITA Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 2m 03.647s +0.345s [15/16] 336km/h

5. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 2m 03.666s +0.364s [13/15] 341km/h

6. Pol Espargaro ESP Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 2m 03.773s +0.471s [14/17] 341km/h

7. Aleix Espargaro ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR) 2m 03.790s +0.488s [9/13] 328km/h

8. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 2m 03.850s +0.548s [14/14] 340km/h

9. Scott Redding GBR Estrella Galicia 0,0 Marc VDS (RC213V) 2m 03.946s +0.644s [13/16] 336km/h

10. Danilo Petrucci ITA Pramac Racing (Desmosedici GP14.1) 2m 04.030s +0.728s [11/14] 337km/h

11. Andrea Iannone ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 2m 04.343s +1.041s [16/17] 340km/h

12. Maverick Viñales ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR)* 2m 04.425s +1.123s [11/15] 330km/h

13. Stefan Bradl GER Athina Forward Racing (Forward Yamaha) 2m 04.429s +1.127s [15/16] 334km/h

14. Yonny Hernandez COL Pramac Racing (Desmosedici GP14.2) 2m 04.845s +1.543s [10/12] 337km/h

15. Hector Barbera ESP Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 2m 04.876s +1.574s [7/12] 336km/h

16. Mike Di Meglio FRA Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 2m 05.048s +1.746s [11/13] 338km/h

17. Loris Baz FRA Athina Forward Racing (Forward Yamaha)* 2m 05.931s +2.629s [13/14] 330km/h

18. Hiroshi Aoyama JPN Repsol Honda Team (RC213V) 2m 05.959s +2.657s [15/15] 342km/h

19. Alvaro Bautista ESP Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 2m 06.225s +2.923s [13/15] 328km/h

20. Jack Miller AUS CWM LCR Honda (RC213V-RS)* 2m 06.394s +3.092s [3/12] 332km/h

21. Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (RC213V-RS) 2m 06.563s +3.261s [9/14] 328km/h

22. Eugene Laverty IRL Aspar (RC213V-RS)* 2m 06.636s +3.334s [14/16] 330km/h

23. Nicky Hayden USA Aspar (RC213V-RS) 2m 06.913s +3.611s [14/16] 326km/h

24. Alex De Angelis RSM Octo IodaRacing (ART) 2m 07.467s +4.165s [14/14] 321km/h

25. Marco Melandri ITA Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 2m 07.669s +4.367s [14/15] 329km/h



Riders going directly to Qualifying 2 - Top 10 Combined Practice Times:

1. Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V)

2. Cal Crutchlow GBR CWM LCR Honda (RC213V)

3. Jorge Lorenzo ESP Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1)

4. Valentino Rossi ITA Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1)

5. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1)

6. Pol Espargaro ESP Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1)

7. Aleix Espargaro ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR)

8. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (Desmosedici GP15)

9. Scott Redding GBR Estrella Galicia 0,0 Marc VDS (RC213V)

10. Danilo Petrucci ITA Pramac Racing (Desmosedici GP14.1)


Read more: MotoGP, Austin: Marc Marquez prenota la Pole www.gpone.com/2015041116516/Austin-...l#ixzz3X1awf3TJ

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Libere 4

I tempi


1. Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V) 2m 03.548s [Lap 3/12] 342km/h (Top Speed)

2. Jorge Lorenzo ESP Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 2m 03.903s +0.355s [3/11] 334km/h

3. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 2m 04.255s +0.707s [5/11] 338km/h

4. Valentino Rossi ITA Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 2m 04.342s +0.794s [6/12] 336km/h

5. Andrea Iannone ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 2m 04.366s +0.818s [9/11] 337km/h

6. Cal Crutchlow GBR CWM LCR Honda (RC213V) 2m 04.481s +0.933s [11/11] 339km/h

7. Scott Redding GBR Estrella Galicia 0,0 Marc VDS (RC213V) 2m 04.617s +1.069s [10/11] 335km/h

8. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 2m 04.698s +1.150s [4/11] 339km/h

9. Yonny Hernandez COL Pramac Racing (Desmosedici GP14.2) 2m 04.700s +1.152s [3/9] 340km/h

10. Aleix Espargaro ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR) 2m 04.764s +1.216s [3/10] 325km/h

11. Pol Espargaro ESP Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 2m 04.928s +1.380s [4/12] 338km/h

12. Danilo Petrucci ITA Pramac Racing (Desmosedici GP14.1) 2m 05.274s +1.726s [9/10] 334km/h

13. Mike Di Meglio FRA Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 2m 05.281s +1.733s [2/12] 336km/h

14. Maverick Viñales ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR)* 2m 05.457s +1.909s [5/11] 326km/h

15. Stefan Bradl GER Athina Forward Racing (Forward Yamaha) 2m 05.549s +2.001s [8/11] 330km/h

16. Jack Miller AUS CWM LCR Honda (RC213V-RS)* 2m 05.689s +2.141s [7/10] 334km/h

17. Hector Barbera ESP Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 2m 05.756s +2.208s [4/9] 339km/h

18. Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (RC213V-RS) 2m 05.960s +2.412s [3/9] 330km/h

19. Hiroshi Aoyama JPN Repsol Honda Team (RC213V) 2m 06.028s +2.480s [5/12] 339km/h

20. Nicky Hayden USA Aspar (RC213V-RS) 2m 06.227s +2.679s [9/12] 326km/h

21. Alvaro Bautista ESP Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 2m 06.345s +2.797s [9/12] 329km/h

22. Eugene Laverty IRL Aspar (RC213V-RS)* 2m 06.583s +3.035s [8/12] 332km/h

23. Alex De Angelis RSM Octo IodaRacing (ART) 2m 07.115s +3.567s [6/10] 320km/h

24. Loris Baz FRA Athina Forward Racing (Forward Yamaha)* 2m 07.156s +3.608s [4/9] 330km/h

25. Marco Melandri ITA Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 2m 08.140s +4.592s [5/9] 327km/h




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Qualifiche

Marc Marquez all'ultimo respiro

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La bellezza del motociclismo, in quanto sport motoristico, risiede inevitabilmente nel rapporto simbiotico tra l'uomo e il mezzo.

E' un qualcosa di particolare, unico, in cui il vincolo della moto, della forza della moto, può essere sopperito talvolta dal talento puro e cristallino del pilota. Oggi Marc Marquez, il pilota, è stato ancora più forte della Honda RC213V che, durante la sessione di qualifica, sul rettilineo dei box l'ha tradito, ammutolendosi per un problema presumibilmente al cambio o alla catena, dopo una sfollata.

La forza dell'uomo-Marquez si è vista in quel momento: ha scavalcato il muretto, corso fino al proprio box, preso la seconda moto. Mancavano 2 minuti e 23 secondi al termine della sessione, su un circuito in cui si impiegano 2 minuti e poco più per un giro veloce. In più anche la pit-lane con il limitatore.

Cosi, mentre Jorge Lorenzo dava tutto per conquistare la pole, mentre Andrea Dovizioso subito dopo provava a regalare il secondo sorriso a Gigi Dall'Igna, il campione del mondo provava molto semplicemente a non prendere la bandiera a scacchi per un ultimo, insperato tentativo.

La sessione si conclude: Dovizioso è primo con un tempo eccezionale: 2'02.474, due decimi sotto il record della pista. Lorenzo è stato battuto di 66 millesimi, Rossi di altri 33. Sorrisi in Ducati, che si spegnevano mano a mano che Marquez metteva insieme un giro spettacolare: sempre di traverso, sempre oltre i limiti di una moto che si muoveva tanto in staccata ed in accelerazione.

Marquez è letteralmente scatenato e sul traguardo chiude in 2'02.135: sei decimi sotto il suo record del 2014, 339 millesimi meglio di Dovizioso. Una pole assolutamente fantastica, da lasciar senza parole come riferito dal Boss HRC Nakamoto :"Non ci sono parole. Marc è fantastico. Non so però cosa sia accaduto alla prima moto".

Che Marc abbia fatto qualcosa di eccezionale, lo si nota nelle parole, ma sopratutto nella risata beffarda di Dovizioso in parco chiuso: "Bello quando vengono fuori questi tempi significa che abbiao lavorato bene. Abbiamo effettuato una buona Fp4 con tante difficoltà, ma abbiamo lavorato bene cosi in qualifica siamo andati forte. Certo poi ho visto l'ultimo mezzo giro di Marquez in qualifica e....(ride nda). Qua ad Austin è una pista particolare, ma stiamo lavorando bene, vedremo domani".

Scorcentante la calma serafica del campione del mondo appena sceso dalla moto: "Sul rettilineo ho visto sul dashboard un warning alla moto e l'ho spenta subito. E' stato un bel giro, fatto proprio al limite. Bello cosi, ma almeno è una Pole molto importante per domani che forse potrebbe piovere. Bello cosi. Un giro non perfetto ma divertente".

Da sottolineare la prestazione di Jorge Lorenzo, ancora alle prese con alcuni problemi di salute. Ciò nonostante, è uscito fuori un terzo tempo: "Finalmente possiamo parlare. Ieri è stata l'unica volta che non ho parlato con la stampa. Ieri stavo male, molto stanco. Sono al secondo giorno di antibiotico e non sto ancora al 100%. Speriamo domani di stare meglio, perchè sarà dura. Se piove sarà più facile, ma sono comunque contento".

Come detto, quarta piazza per Valentino Rossi a +0.438, davanti a Cal Crutchlow (+0.478), Scott Redding (+0.539) e Andrea Iannone che chiude in settima piazza a 657 millesimi. Buona anche l'ottava piazza per la Suzuki di Aleix Espargaro che precede il fratello Pol e la seconda Yamaha Tech3 di Bradley Smith. Undicesimo Danilo Petrucci.


I tempi:


Qualifiche 2:


1. Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V) 2m 2.135s [Lap 6/6] 343km/h (Top Speed)

2. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 2m 2.474s +0.339s [5/6] 339km/h

3. Jorge Lorenzo ESP Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 2m 2.540s +0.405s [6/7] 334km/h

4. Valentino Rossi ITA Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 2m 2.573s +0.438s [6/7] 336km/h

5. Cal Crutchlow GBR CWM LCR Honda (RC213V) 2m 2.613s +0.478s [5/6] 337km/h

6. Scott Redding GBR Estrella Galicia 0,0 Marc VDS (RC213V) 2m 2.674s +0.539s [6/7] 335km/h

7. Andrea Iannone ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 2m 2.792s +0.657s [5/7] 338km/h

8. Aleix Espargaro ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR) 2m 2.869s +0.734s [5/6] 325km/h

9. Pol Espargaro ESP Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 2m 3.161s +1.026s [7/7] 338km/h

10. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 2m 3.440s +1.305s [4/6] 338km/h

11. Danilo Petrucci ITA Pramac Racing (Desmosedici GP14.1) 2m 3.741s +1.606s [6/6] 334km/h

12. Maverick Viñales ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR)* 2m 3.754s +1.619s [5/6] 328km/h



13. Hector Barbera ESP Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 2m 03.926s 340km/h

14. Stefan Bradl GER Athina Forward Racing (Forward Yamaha) 2m 04.275s 331km/h

15. Yonny Hernandez COL Pramac Racing (Desmosedici GP14.2) 2m 04.313s 339km/h

16. Mike Di Meglio FRA Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 2m 04.392s 337km/h

17. Eugene Laverty IRL Aspar (RC213V-RS)* 2m 04.875s 332km/h

18. Hiroshi Aoyama JPN Repsol Honda Team (RC213V) 2m 05.086s 340km/h

19. Jack Miller AUS CWM LCR Honda (RC213V-RS)* 2m 05.156s 333km/h

20. Loris Baz FRA Athina Forward Racing (Forward Yamaha)* 2m 05.214s 325km/h

21. Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (RC213V-RS) 2m 05.261s 331km/h

22. Nicky Hayden USA Aspar (RC213V-RS) 2m 05.569s 327km/h

23. Alvaro Bautista ESP Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 2m 05.595s 330km/h

24. Alex De Angelis RSM Octo IodaRacing (ART) 2m 06.145s 322km/h

25. Marco Melandri ITA Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 2m 07.267s 328km/h



Qualifiche 1


1. Andrea Iannone ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 2m 03.644s [Lap 3/6] 339km/h (Top Speed)

2. Maverick Viñales ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR)* 2m 03.878s +0.234s [6/6] 328km/h



3. Hector Barbera ESP Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 2m 03.926s +0.282s [2/5] 340km/h

4. Stefan Bradl GER Athina Forward Racing (Forward Yamaha) 2m 04.275s +0.631s [6/7] 331km/h

5. Yonny Hernandez COL Pramac Racing (Desmosedici GP14.2) 2m 04.313s +0.669s [2/6] 339km/h

6. Mike Di Meglio FRA Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 2m 04.392s +0.748s [3/6] 337km/h

7. Eugene Laverty IRL Aspar (RC213V-RS)* 2m 04.875s +1.231s [2/6] 332km/h

8. Hiroshi Aoyama JPN Repsol Honda Team (RC213V) 2m 05.086s +1.442s [3/6] 340km/h

9. Jack Miller AUS CWM LCR Honda (RC213V-RS)* 2m 05.156s +1.512s [3/6] 333km/h

10. Loris Baz FRA Athina Forward Racing (Forward Yamaha)* 2m 05.214s +1.570s [7/7] 325km/h

11. Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (RC213V-RS) 2m 05.261s +1.617s [3/6] 331km/h

12. Nicky Hayden USA Aspar (RC213V-RS) 2m 05.569s +1.925s [2/6] 327km/h

13. Alvaro Bautista ESP Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 2m 05.595s +1.951s [2/6] 330km/h

14. Alex De Angelis RSM Octo IodaRacing (ART) 2m 06.145s +2.501s [3/6] 322km/h
15. Marco Melandri ITA Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 2m 07.267s +3.623s [3/6] 328km/h



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Melandri: "Solo quando avrò trovato confidenza in sella potrò permettermi di spingere come vorrei"

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Austin (USA), 11 aprile 2015 - Negli ultimi turni di libere (FP3 e FP4) e nella sessione valida per la definizione dello schieramento, la squadra Aprilia Racing Team Gresini ha continuato a lavorare allo sviluppo delle RS-GP.

Dopo essere arrivato alla 19a posizione nella FP3, Bautista ha dovuto rinunciare alla moto che aveva usato per quel crono, causa un problema tecnico. Non ha ritrovato quel feeling e si è dovuto fermare al tempo di 2'05,595, occupando la 23a posizione che gli vale l'ottava fila nello schieramento di domani.

Marco Melandri, nel turno decisivo, si è migliorato nel tempo (2'07,267) rispetto alla libere ma non abbastanza da migliorare il 25° piazzamento che lo colloca in nona fila nella gara di domani.


ROMANO ALBESIANO (Responsabile Aprilia Racing)

"Abbiamo usato la seconda moto di Alvaro per alcune prove di diversi settaggi ma un problema alla prima moto sul finire della FP4 lo ha costretto a scendere in pista proprio con quella sulla quale aveva minor feeling. Per la gara dobbiamo tornare allo standard avuto durante le libere, che può certamente darci risultati migliori di quanto fatto in qualifica".


FAUSTO GRESINI (Team Manager)

"Stiamo lavorando sodo ed è evidente che in questi momenti non è semplice tradurre immediatamente i nostri sforzi in prestazione. Abbiamo comunque potuto intravedere nel corso del weekend un accenno di miglioramento da parte di Alvaro; è evidente che vogliamo iniziare a progredire di più, ma sapevamo che in queste trasferte lontano dall'Europa non sarebbe stato facile, perché non c'è tempo per reagire e portare novità di rilievo. Domani vogliamo portare a termine la corsa per accumulare altri chilometri ed esperienza preziosa".


ALVARO BAUTISTA

"Abbiamo lavorato tanto sull'elettronica per avere una migliore gestione della potenza, provando molte soluzioni che ci serviranno anche in futuro. Ma per la qualifica sono stato costretto a prendere l'altra moto, con assetto diverso e non ho potuto sfruttare tutto il lavoro che avevamo fatto fino a quel momento. Peccato perché sono sicuro che potevo girare più forte. Per domani abbiamo l'incognita meteo, se avremo corsa bagnata sarà importante prendere subito un buon ritmo. In qualunque condizione, e visto come è andata in Qatar, sarà importante finire la gara".


MARCO MELANDRI

"Fino a che non torneremo in Europa e potremo contare su sviluppi più consistenti dobbiamo stringere i denti e cercare di imparare da ogni prova. Solo quando avrò trovato confidenza in sella potrò permettermi di spingere come vorrei".


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Edited by VeroVero88 - 12/4/2015, 12:57
view post Posted: 11/4/2015, 12:05 FOTO - GP Austin - Foto-Video Marco
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Edited by VeroVero88 - 14/4/2015, 20:23
view post Posted: 10/4/2015, 22:11 GP Austin - MotoGp
Libere 1

Dovizioso emerge dalle acque

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Piove in Texas, e quasi non potrebbe essere altrimenti considerando l'inizio sfortunato - per così dire - sul fine settimana di Austin.

Condizioni variabili, con il diluvio poi divenuta pioggia fine, con i tempi che, negli ultimi minuti si sono abbassati, trasformando la prima sessione di prove libere della Motogp in una sorta di time attack.

Una sessione cominciata tardi conseguentmente al ritardo dato dal posizionamento dei commissari prima delle FP1 della Moto3 e che è stata interrotta per alcuni minuti per una... 'simpatica invasione' di un cane in pista.

Nonostante i contrattempi, dalle acque di Austin emerge prepotentemente la coppia Ducati-Dovizioso che proprio nelle battute finali ha conquistato il miglior tempo con il crono di 2'19.402, ben 462 millesimi meglio di Marc Marquez.

La nuova GP15 sembra funzionare bene sul bagnato e l'esemplare di Dovizioso si è mostrato equilibrato, ben saldo, con un avantreno preciso e un'accelerazione molto buona in uscita di curva. Insomma, la GP15 vista ad Austin continua a sorprendere in positivo.

La guida del forlivese è sembrata pulita e solida, oltre che veloce. Veloce come la guida di Marquez ma che, contrariamente all'italiano, anche per una questione di stile, è sembrata più sporca, al limite. In staccata la Honda del campione del mondo aveva qualche problema di saltellamento al posteriore. Inoltre, lo spagnolo ha rischiato l'high side alla curva due. Ciò nonostante, fino all'ultimo, Marquez ha comandato queste FP1. La sorpresa di queste prime prove è stata sicuramente la prestazione di Scott Redding, a suo agio in queste condizioni, chiudendo in terza piazza con un ritardo però di 1.085 secondi.

L'Italia comunque continua ad esser protagonista anche ad Austin con la quarta piazza di Valentino Rossi (+1.191) e con una forcella che, all'anteriore, è sembrata quasi fin troppo morbida in compressione. Questioni di setting, con il pilota di Tavullia che aveva una configurazione di scarico diversa da quella montata da Jorge Lorenzo. Il maiorchino chiude invece in nona posizione a +2.084 dalla vetta.

Molto buona la quinta posizione di Danilo Petrucci con la vecchia Ducati Gp 14, staccato di 1.263 secondi da Dovizioso, a precedere Bradley Smith (+1.549) e Pol Espargaro (+1.581) in sesta e settima piazza con le Yamaha Tech3. Ottavo Cal Crutchlow (+1.898), ultimo pilota a prendere un ritardo inferiore ai due secondi.

Detto di Lorenzo nono, chiude la Top Ten Yonny Hernandez (+2.223) davanti ad un ottimo Alvaro Bautista sotto l'acqua, undicesimo con l'Aprilia, davanti al sostituto di Dani Pedrosa, Hiroshi Aoyama. Più indietro le due Suzuki, con Aleix Espargaro 16esimo (+3.169) e Maverick Vinales 22esimo (+5.622). In ritardo anche Andrea Iannone, 19esimo, staccato di 3.339 secondi dalla vetta.


I tempi:


1. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 2m 19.402s [Lap 15/15] 329km/h (Top Speed)
2. Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V) 2m 19.864s +0.462s [14/15] 329km/h
3. Scott Redding GBR Estrella Galicia 0,0 Marc VDS (RC213V) 2m 20.487s +1.085s [16/18] 329km/h
4. Valentino Rossi ITA Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 2m 20.593s +1.191s [14/16] 324km/h
5. Danilo Petrucci ITA Pramac Racing (Desmosedici GP14.1) 2m 20.665s +1.263s [17/17] 324km/h
6. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 2m 20.951s +1.549s [15/15] 322km/h
7. Pol Espargaro ESP Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 2m 20.983s +1.581s [13/16] 327km/h
8. Cal Crutchlow GBR CWM LCR Honda (RC213V) 2m 21.300s +1.898s [13/14] 328km/h
9. Jorge Lorenzo ESP Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 2m 21.486s +2.084s [15/15] 326km/h
10. Yonny Hernandez COL Pramac Racing (Desmosedici GP14.2) 2m 21.625s +2.223s [15/15] 327km/h
11. Alvaro Bautista ESP Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 2m 22.018s +2.616s [14/14] 316km/h
12. Hiroshi Aoyama JPN Repsol Honda Team (RC213V) 2m 22.387s +2.985s [17/17] 334km/h
13. Jack Miller AUS CWM LCR Honda (RC213V-RS)* 2m 22.391s +2.989s [13/15] 322km/h
14. Stefan Bradl GER Athina Forward Racing (Forward Yamaha) 2m 22.498s +3.096s [17/17] 323km/h
15. Nicky Hayden USA Aspar (RC213V-RS) 2m 22.542s +3.140s [15/15] 313km/h
16. Aleix Espargaro ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR) 2m 22.571s +3.169s [13/15] 317km/h
17. Mike Di Meglio FRA Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 2m 22.663s +3.261s [13/15] 321km/h
18. Hector Barbera ESP Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 2m 22.716s +3.314s [10/15] 320km/h
19. Andrea Iannone ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 2m 22.741s +3.339s [8/13] 323km/h
20. Loris Baz FRA Athina Forward Racing (Forward Yamaha)* 2m 24.178s +4.776s [18/18] 313km/h
21. Eugene Laverty IRL Aspar (RC213V-RS)* 2m 24.851s +5.449s [16/16] 317km/h
22. Maverick Viñales ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR)* 2m 25.024s +5.622s [13/13] 317km/h
23. Marco Melandri ITA Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 2m 25.141s +5.739s [11/15] 319km/h
24. Alex De Angelis RSM Octo IodaRacing (ART) 2m 25.160s +5.758s [10/14] 312km/h
25. Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (RC213V-RS) 2m 25.405s +6.003s [15/15] 319km/h


da gpone.com

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Libere 2

Austin: esce il sole, spunta Marquez

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Il sole fa capolino sul - solitamente - assolato Texas in occasione della seconda sessione di prove libere della Motogp e spunta Marc Marquez in cima alla lista dei tempi. Una sessione particolare questa pomeridiana, con le condizioni della pista estremamente mutevoli, con l'asfalto che, mano a mano che passavano i minuti, andava asciugandosi.

Ecco quindi che, a fronte di una prima parte dettata da gomme da bagnato, nei minuti conclusivi tutti i protagonisti della classe regina hanno montato gomme da asciutto e mescole morbide per assicurarsi una fiche, un 'gettone di presenza' per la Q2.

Perchè, se invero l'accesso diretto alle prove cronometrate passa anche per le FP3, la prossibilità di pioggia per domani le renderebbe praticamente inutili. Le Fp2 si sono quindi tramutate in un antipasto godibile per le qualifiche con diverse sorprese ai piani alti.

Partiamo dalla già citata costante-Marquez che chiude la sessione in 2'04.835, 327 millesimi di secondo meglio di Cal Crtuchlow che con la Honda Factory del team LCR si è assicurato proprio sotto la bandiera a scacchi la seconda piazza. Costanti dicevamo, come evidentemente sono ora le Ducati di questo 2015 con Andrea Iannone risorto dopo delle problematiche FP1, risalito in terza piazza a 355 millesimi di secondo e addirittura primo fino a pochi secondi dal termine.

La Ducati ha di che sorridere anche con Dovizioso, quinto, a 811 millesimi dalla vetta però. Un time attack questo che si è rivelato fondamentale anche per quanto concerne la scelta del momento 'giusto' per entrare con la mescola più morbida per sferrare il tempo. Scelta di tempo che, come confermato da Maio Meregalli, non è riuscita a Jorge Lorenzo, undicesimo al termine della sessione e momentaneamente fuori dall'accesso alla Q2 diretta.

Il maiorchino chiude infatti con 1.339 secondi di ritardo da Marquez, sopravanzato da Bradley Smith proprio negli ultimi istanti, prima che lo stesso inglese incappasse in una caduta alla curva uno. Se un lato del box Yamaha non può ritenersi soddisfatto, dall'altro lato, quello di Valentino Rossi, vi è la soddisfazione di esser riusciti a centrare la top ten con il sesto posto.

Il lato oscuro della situazione è rappresentato però dagli 8 decimi di ritardo dal crono di Marquez. Evidentemente la Yamaha sembrerebbe essere una moto non facilissima da mettere a punto, oltretutto su un circuito storicamente ostico come quello di Austin.

Settima piazza per Pol Espargaro a un secondo dalla vetta. Ad Iwata quindi la situazione non è tutta rose e fiori, mentre ad Hamamatsu c'è soddisfazione per la quarta piazza di Aleix Espargaro che nel suo giro veloce lo ha portato a 7 decimi dalla vetta.

Sorprende anche Stefan Bradl con la Yamaha Forward (+1.155). Da segnalare anche la nona posizione per Yonny Hernandez a precedere i già citati Smith e Lorenzo, la 13esima posizione di Danilo Petrucci e la 16esima di Hiroshi Aoyama che, lo ricordiamo, sostiutisce temporaneamente Dani Pedrosa in sella alla Honda ufficiale.


I tempi:


1. Marc Marquez ESP Repsol Honda Team (RC213V) 2m 04.835s [Lap 10/10] 344km/h (Top Speed)
2. Cal Crutchlow GBR CWM LCR Honda (RC213V) 2m 05.162s +0.327s [12/12] 341km/h
3. Andrea Iannone ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 2m 05.190s +0.355s [10/11] 342km/h
4. Aleix Espargaro ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR) 2m 05.564s +0.729s [11/11] 330km/h
5. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (Desmosedici GP15) 2m 05.646s +0.811s [9/10] 340km/h
6. Valentino Rossi ITA Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 2m 05.691s +0.856s [13/13] 336km/h
7. Pol Espargaro ESP Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 2m 05.840s +1.005s [8/12] 337km/h
8. Stefan Bradl GER Athina Forward Racing (Forward Yamaha) 2m 05.990s +1.155s [9/9] 330km/h
9. Yonny Hernandez COL Pramac Racing (Desmosedici GP14.2) 2m 06.092s +1.257s [9/9] 338km/h
10. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 2m 06.134s +1.299s [7/7] 337km/h
11. Jorge Lorenzo ESP Movistar Yamaha MotoGP (YZR-M1) 2m 06.174s +1.339s [11/11] 333km/h
12. Scott Redding GBR Estrella Galicia 0,0 Marc VDS (RC213V) 2m 06.216s +1.381s [8/9] 332km/h
13. Danilo Petrucci ITA Pramac Racing (Desmosedici GP14.1) 2m 06.294s +1.459s [13/13] 339km/h
14. Mike Di Meglio FRA Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 2m 06.591s +1.756s [7/7] 336km/h
15. Maverick Viñales ESP Team Suzuki Ecstar (GSX-RR)* 2m 07.011s +2.176s [9/9] 329km/h
16. Hiroshi Aoyama JPN Repsol Honda Team (RC213V) 2m 07.268s +2.433s [12/12] 344km/h
17. Alvaro Bautista ESP Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 2m 07.419s +2.584s [8/10] 325km/h
18. Hector Barbera ESP Avintia Racing (Desmosedici GP14 Open) 2m 07.581s +2.746s [10/13] 339km/h
19. Jack Miller AUS CWM LCR Honda (RC213V-RS)* 2m 07.916s +3.081s [12/14] 329km/h
20. Eugene Laverty IRL Aspar (RC213V-RS)* 2m 07.968s +3.133s [9/9] 331km/h
21. Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing (RC213V-RS) 2m 08.266s +3.431s [13/13] 328km/h
22. Nicky Hayden USA Aspar (RC213V-RS) 2m 08.762s +3.927s [14/14] 327km/h
23. Loris Baz FRA Athina Forward Racing (Forward Yamaha)* 2m 09.372s +4.537s [11/12] 327km/h
24. Marco Melandri ITA Factory Aprilia Gresini (RS-GP) 2m 11.258s +6.423s [8/12] 329km/h
25. Alex De Angelis RSM Octo IodaRacing (ART) 2m 12.409s +7.574s [8/9] 322km/h


da gpone.com

crash.net



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Melandri: "non dobbiamo lasciare niente di intentato"

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Austin (USA), 10 aprile 2015 - Il secondo appuntamento della stagione MotoGP 2015, che per Aprilia rappresenta il rientro nella classe regina, si è aperto con condizioni di pioggia nel primo turno. Al pomeriggio la pista, progressivamente sempre più asciutta, ha complicato la vita ai piloti che hanno potuto spingere con le slick solo nell'ultima parte della sessione.
Per Aprilia Racing Team Gresini si tratta solo della seconda tappa di una lunga stagione nella quale moto e squadra dovranno crescere stimolati dal confronto in pista nel campionato di più alto livello nel motociclismo.
Alvaro Bautista, dopo aver chiuso all'undicesimo posto la FP1 del mattino (bagnata), ha finito col 17esimo crono in 2'07,419. Marco Melandri (che è al suo debutto assoluto sulla pista texana) ha concluso al 24esimo posto in 2'11,258.


ROMANO ALBESIANO (Responsabile Aprilia Racing)

"Una giornata condizionata dal meteo. Al mattino abbiamo potuto testare sul bagnato e non è andata affatto male. Al pomeriggio è stata una sessione da interpretare, alla fine era abbastanza asciutto, Bautista è stato nel gruppo e il feeling con la moto è stato positivo, quindi siamo abbastanza soddisfatti. Con Marco stiamo provando soluzioni un po' più radicali di controllo motore, la prestazione risente anche di questo aspetto".


FAUSTO GRESINI (Team Manager)

"Bautista ha mostrato progressi rispetto alla prima gara e questo è di buon auspicio. Abbiamo girato poco sull'asciutto ma sul bagnato ha avuto buone sensazioni, siccome non è esclusa pioggia nei prossimi giorni è importante mettersi a posto anche per queste condizioni. Siamo davvero all'inizio e stiamo tutti lavorando col massimo impegno, abbiamo solo bisogno di tempo".


ALVARO BAUTISTA

"Oggi abbiamo avuto l'opportunità di girare sul bagnato, abbiamo provato diverse mappe di gestione potenza, specie all'uscita di curva e mi sono trovato abbastanza bene. E' importante perché le previsioni non sono chiare e dobbiamo essere preparati anche a una gara bagnata. Al pomeriggio, con la pista mezza asciutta ho usato le slick solo nella seconda parte di sessione. Ora dobbiamo lavorare per migliorare il grip, soprattutto a centro curva, e la gestione di potenza. Domani lavoreremo su questi aspetti".


MARCO MELANDRI

"Due sessioni molto diverse a causa del meteo. Sulla mia moto stiamo esplorando soluzioni piuttosto diverse di elettronica e la mia prestazione ne risente. Ma, d'altra parte, non dobbiamo lasciare niente di intentato per recuperare quella sensazione e quella confidenza nella moto senza le quali non posso spingere come vorrei. Il weekend è ancora lungo, ci aspetta del gran lavoro".


bearacer.com

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Edited by VeroVero88 - 11/4/2015, 16:44
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